Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha sottolineato l’importanza dei negoziati europei per affrontare i dazi USA e promuovere una cooperazione strategica
Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha recentemente evidenziato l’urgenza di avviare un negoziato europeo per affrontare le questioni legate ai dazi imposti dagli Stati Uniti. Durante la sua partecipazione agli Stati generali dell’Innovazione, un evento organizzato dal Sole 24 Ore a Parma, Orsini ha messo in risalto l’importanza di consolidare le relazioni commerciali tra Europa e Stati Uniti. Attualmente, circa 65 miliardi di euro di prodotti europei sono esportati verso gli USA, generando un surplus che supera i 40 miliardi.
Aree chiave di intervento
La sua analisi si concentra su tre aree fondamentali: difesa, energia e tecnologie. Orsini ha dichiarato che l’Europa acquista ancora oggi l’80% della sua difesa dagli Stati Uniti, un dato che evidenzia la dipendenza strategica del continente. Inoltre, ha sottolineato l’importanza del gas, che l’Europa sta attualmente importando tramite rigassificatori, evidenziando come questi costi siano più elevati rispetto ad altri paesi. Per giungere a un accordo, secondo Orsini, sarà necessario cedere su alcuni aspetti legati alle grandi aziende tecnologiche.
Opportunità di dialogo
Orsini si è mostrato ottimista riguardo a una possibile tregua tra Stati Uniti e Cina, auspicando che questo possa tradursi in un dialogo anche con l’Europa. Ha espresso preoccupazione per il fatto che un eventuale allentamento delle tensioni tra Washington e Pechino potrebbe portare a una maggiore competizione commerciale diretta in Europa, mettendo a rischio molte delle nostre imprese che esportano in Cina.
Responsabilità sociale e condizioni lavorative
Il presidente di Confindustria ha anche messo in luce le disparità in materia di responsabilità sociale e condizioni lavorative tra la Cina e le nazioni occidentali. Secondo Orsini, un negoziato che si concentri su queste questioni potrebbe garantire una maggiore reciprocità e un miglioramento della qualità dei prodotti importati, contribuendo a una competizione più equa. In un contesto globale sempre più interconnesso, l’idea di un’Europa attiva e partecipe nelle negoziazioni commerciali diventa cruciale per preservare gli interessi economici del continente.