Concordato preventivo biennale 2025, pubblicate le modalità di adesione per i contribuenti: ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo
Un recente provvedimento pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate ha delineato in modo chiaro le modalità di adesione al concordato preventivo biennale (Cpb) per il biennio 2025-2026. Questo accordo, introdotto dal decreto legislativo 13/2024, rappresenta un’importante opportunità per i contribuenti, poiché consente di stabilire un accordo tra il Fisco e le partite IVA, con l’obiettivo di incrementare il gettito fiscale. L’Agenzia delle Entrate fornisce ai contribuenti indicazioni precise riguardo alle tasse da pagare nei due anni successivi, offrendo in cambio vantaggi come una minore probabilità di controlli fiscali.
Cos’è il concordato preventivo biennale?
Il concordato preventivo biennale è un istituto che permette ai contribuenti di pianificare in anticipo il pagamento delle imposte. La finalità è duplice: da un lato, garantire una maggiore certezza nei pagamenti fiscali da parte dei contribuenti, dall’altro, ottimizzare l’operato dell’amministrazione fiscale. In sostanza, i contribuenti che aderiscono a questo accordo possono beneficiare di una gestione semplificata delle loro posizioni fiscali, con meno controlli e una gestione più fluida delle loro obbligazioni tributarie.
Modalità di adesione
I contribuenti hanno a disposizione due modalità per aderire al concordato preventivo biennale: tramite la dichiarazione dei redditi e gli indici sintetici di affidabilità (Isa), oppure in modo autonomo. Recenti modifiche apportate dal documento del 24 aprile hanno aggiornato le “specifiche tecniche” e i “controlli di coerenza” relativi a queste modalità, rendendo il processo più snello e accessibile.
Scadenze importanti
È cruciale prestare attenzione alle scadenze per l’adesione. I contribuenti autonomi devono trasmettere la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2024 entro il 31 ottobre 2025. Tuttavia, l’adesione al concordato preventivo e l’eventuale richiesta di revoca devono essere effettuate entro una scadenza più ristretta: il 31 luglio 2025. È importante notare che, come previsto da un decreto legislativo correttivo, i termini di adesione potrebbero subire uno slittamento di due mesi, portando la scadenza al 30 settembre 2025, ma questo dipende dall’approvazione formale da parte del Parlamento.
Modalità di trasmissione
Il provvedimento stabilisce che la trasmissione telematica dell’adesione alla proposta di concordato può avvenire in modo congiunto con la dichiarazione dei redditi e i modelli Isa. Tuttavia, per poter rispettare questa modalità, è necessario anticipare i tempi di presentazione rispetto alla scadenza del 31 ottobre. In caso di adesione, il contribuente deve fornire informazioni sul reddito e sul valore della produzione netta IRAP riferibili ai periodi d’imposta 2024, 2025 e 2026.
In alternativa, i contribuenti possono optare per una modalità autonoma, utilizzando solo il frontespizio dei modelli Redditi 2025. Questa opzione consente di effettuare la trasmissione in due fasi distinte, una per il modello Redditi e l’altra per il modello Isa, quest’ultima da presentare successivamente.
Il concordato preventivo biennale rappresenta quindi un importante strumento per la pianificazione fiscale, dando ai contribuenti la possibilità di gestire le proprie obbligazioni in modo più efficiente e prevedibile. Con le modifiche introdotte e le modalità di adesione chiarite, sarà fondamentale per i contribuenti rimanere aggiornati e rispettare le scadenze per trarre il massimo vantaggio da questa opportunità.