Nel 1885, su un giornale americano, comparve un articolo offensivo che recitava: “A cosa servono le donne? A far figli e cucinare.” Una ragazza di 18 anni, Elizabeth Jane Cochran, si infuriò. Prese carta e penna e scrisse una risposta firmandosi con lo pseudonimo “Orphan Girl”. Quella lettera le cambiò la vita: fu notata dal direttore e le venne offerto un lavoro. Nacque così Nellie Bly, una delle prime e più rivoluzionarie giornaliste investigative della storia.
10 giorni in un manicomio
A soli 23 anni, Bly decise di farsi internare in un ospedale psichiatrico fingendosi malata di mente. Dieci giorni di orrore, abusi e disumanità: urla notturne, acqua gelida, cibo avariato e personale violento. Al suo rilascio, scrisse un’inchiesta esplosiva che sconvolse l’opinione pubblica. Il suo reportage portò a una riforma reale: furono stanziati fondi per migliorare le strutture e cambiare il modo in cui venivano trattati i pazienti.
Il suo lavoro non fu solo giornalismo: fu un atto di giustizia.
Il giro del mondo in 72 giorni
Nellie Bly non si fermò. Nel 1889 partì per un viaggio intorno al mondo ispirato al romanzo “Il giro del mondo in 80 giorni”. Ma lo fece davvero. Da sola. Con un solo bagaglio e un orologio in mano. Tornò dopo 72 giorni, battendo ogni record dell’epoca.
Fu accolta come un’eroina. Il pubblico la adorava, i giornali la celebravano, i bambini giocavano con puzzle e giochi ispirati al suo viaggio. Nessuna donna aveva mai fatto qualcosa del genere prima. Era diventata una leggenda vivente.

Un modello senza permessi
Nellie Bly si rifiutava di scrivere le solite rubriche femminili su moda o bon ton. Lei voleva parlare di ingiustizie, sfruttamento, lavoro minorile, condizioni delle donne, povertà. Voleva indagare, viaggiare, esporsi, cambiare.
Andò in Messico come inviata speciale per raccontare la vita dei poveri, criticando la repressione del governo locale. In America scrisse di carceri, fabbriche, scioperi e sfruttamento. Inventò anche oggetti industriali, fu imprenditrice e cronista di guerra.
Era ovunque si potesse fare la differenza.
Impatto e eredità
Il suo nome non è solo un capitolo nei libri di storia. È un simbolo.
- Le sue inchieste cambiarono le leggi.
- Il suo coraggio ispirò generazioni di giornaliste.
- Il suo spirito ribelle aprì la strada a un nuovo modo di fare informazione: più vicino alle persone, più umano, più coraggioso.
Oggi viene celebrata come una pioniera, una donna che ha osato prima di tutte, senza chiedere il permesso.
Perché il suo racconto ci ispira oggi
Nellie Bly è ogni donna che dice NO al silenzio, che scrive con passione, che denuncia un’ingiustizia, che prende un treno e parte da sola, che crede nella forza della verità.
È la prova vivente che una sola voce, se determinata, può scuotere le fondamenta del potere.
Ha dimostrato che per cambiare il mondo non serve essere invitate: basta presentarsi, parlare, e non fermarsi.






