Roma, 11 agosto 2025 – Emergono nuovi e approfonditi dettagli sull’omicidio di Villa Pamphili. La recente relazione medico-legale, redatta dal professor Vincenzo Arena dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, conferma in modo inequivocabile che anche Anastasia Trofimova è stata vittima di strangolamento, analogamente alla figlia Andromeda. Le indagini, già a uno stadio avanzato, si arricchiscono così di elementi fondamentali per ricostruire la tragica dinamica del duplice delitto avvenuto nel cuore di Roma.
Risultati dell’autopsia e conferme sul duplice omicidio di Villa Pamphili
L’autopsia ha evidenziato stravasi ematici nei tessuti molli anteriori del collo di Anastasia Trofimova, in particolare nelle zone peri-ioidea e tiroidea, indicativi di una compressione esterna che ha causato il soffocamento. La consulenza medico-legale esclude con certezza ogni ipotesi di morte naturale o da malore improvviso. Questi accertamenti si integrano con le perizie precedenti relative alla figlia Andromeda, anch’essa deceduta per strangolamento.
Ulteriori esami hanno rilevato la presenza di graffi e lesioni cutanee su varie parti del corpo di Anastasia, compatibili con un trascinamento mentre la donna era ancora viva. Questo particolare suggerisce un’aggressione violenta e sarà oggetto di approfondimenti investigativi per comprendere se le ferite siano collegate al luogo in cui sono stati rinvenuti i corpi o a un eventuale spostamento da parte dell’assassino.
Tracce genetiche e indagini forensi
Le analisi genetico-forensi compiute sui reperti sequestrati hanno rivelato elementi finora sconosciuti. Sono state trovate tre tracce di liquido seminale su un sacco a pelo che copriva il corpo di Anastasia, almeno una delle quali attribuibile a Francis Kaufmann, noto anche come Rexal Ford, indagato per il duplice omicidio.
Inoltre, sono stati individuati reperti ematici su un reggiseno color carne, probabilmente appartenuto alla vittima, e su un pantaloncino rosa della piccola Andromeda. Cinque campioni ematici sono attualmente sottoposti a ulteriori esami nel tentativo di fornire riscontri sulla dinamica del crimine.
Un ulteriore elemento inquietante proviene dalla scoperta di profili genetici sconosciuti su indumenti rinvenuti sul luogo del delitto. Un boxer blu presenta una complessa miscela genetica attribuibile ad almeno due individui non identificati, escludendo Kaufmann, Trofimova e la bambina. Un altro profilo maschile, denominato “Uomo 2”, è stato isolato da un pantaloncino verde, mentre su un cappello bianco sono emersi contributi genetici di tre soggetti ignoti. Le indagini proseguono per attribuire questi profili e chiarire eventuali connessioni con l’omicidio.
Aggiornamenti sul procedimento giudiziario
Francis Kaufmann, 46 anni, cittadino americano e principale sospettato, ha deciso di revocare il mandato al proprio avvocato e di volersi difendere personalmente, scelta che la normativa italiana non prevede. Per questo motivo la Procura ha nominato un difensore d’ufficio. Attualmente Kaufmann è detenuto in isolamento nel carcere di Rebibbia. Il suo comportamento, caratterizzato da proteste e atteggiamenti imprevedibili, si inserisce in un contesto aggravato dalle nuove prove genetiche e dai segni di possibile colluttazione emersi.
Il quadro accusatorio è stato rafforzato nei mesi scorsi dall’esito del test del DNA, che ha confermato la paternità di Kaufmann nei confronti della neonata Andromeda. Le tracce biologiche rinvenute su un telo utilizzato per coprire i corpi sono risultate compatibili con il profilo genetico dell’indagato e della bambina, fornendo una conferma inequivocabile agli inquirenti.

