Milano, 12 novembre 2025 – Nuovo sviluppo nell’inchiesta sulla gestione urbanistica e edilizia in centro a Milano. La Procura, coordinata dall’aggiunta Tiziana Siciliano e dagli pm Giovanna Cavalleri e Luisa Baima Bollone, ha disposto il sequestro di un altro cantiere in Viale Papiniano 48, a seguito di irregolarità riscontrate nei lavori edili.
Sequestro e indagini sul cantiere di Viale Papiniano
L’indagine coinvolge Mauro Colombo, direttore dei lavori e progettista, e Salvatore Murè, legale rappresentante della Papiniano 48 srl e della Murè Costruzioni, entrambi indagati per abuso edilizio e lottizzazione abusiva. Secondo gli inquirenti, i lavori in viale Papiniano sarebbero stati erroneamente qualificati come opere di ristrutturazione, autorizzate con una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), anziché come interventi di nuova costruzione, che richiedono un permesso di costruire preceduto da un piano attuativo.
L’area in questione, sottoposta a vincolo paesaggistico “Naviglio Grande” e facente parte del Nucleo di Antica Formazione del Comune di Milano, avrebbe visto la demolizione di un fabbricato destinato a laboratorio-commerciale per la costruzione di un edificio residenziale di otto piani fuori terra e due interrati. Nonostante l’ordine di sospensione dei lavori emesso dal Comune di Milano il 21 maggio 2024, le opere sono proseguite fino a ottobre, con la quasi ultimazione del primo piano, come accertato durante i sopralluoghi del 30 ottobre e 7 novembre. Da qui la decisione dei magistrati di intervenire con il sequestro urgente per bloccare quella che definiscono “una illegittima attività edificatoria di rilevante impatto sull’assetto urbanistico”.
Il contesto dell’inchiesta urbanistica a Milano
Questa vicenda di Viale Papiniano si inserisce in un contesto più ampio di indagini sulla gestione urbanistica nella città di Milano, già caratterizzato da sequestri di cantieri e contestazioni a importanti imprenditori e funzionari pubblici. Tra i casi più rilevanti, l’inchiesta contro Manfredi Catella, presidente del gruppo immobiliare Coima, e l’assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi, per ipotesi di corruzione e lottizzazione abusiva, con richieste di custodia cautelare da parte della Procura. Le indagini coinvolgono anche altre figure di spicco, come l’architetto Stefano Boeri, al centro di procedimenti per presunte irregolarità nella gestione di progetti edilizi di rilevanza cittadina.
Il Procuratore di Milano, Marcello Viola, ha definito il fenomeno “di rilievo notevolissimo”, sottolineando come le indagini abbiano già portato a sequestri di diversi cantieri e a misure cautelari personali, evidenziando una situazione di espansione edilizia incontrollata.
Il Comune di Milano, che aveva annullato il titolo edilizio per la costruzione in Viale Papiniano nel maggio 2024, ha confermato la propria volontà di contrastare ogni forma di abuso urbanistico, intervenendo tempestivamente per tutelare l’assetto storico e paesaggistico della città.
Le indagini continuano con l’obiettivo di fare chiarezza su una serie di operazioni immobiliari che, secondo la Procura, avrebbero aggirato le normative edilizie attraverso una falsa qualificazione degli interventi, con conseguenze rilevanti per il tessuto urbano milanese.






