Strasburgo, 11 settembre 2025 – La mancata concessione di un minuto di silenzio in aula al Parlamento europeo per commemorare Charlie Kirk, giovane attivista conservatore statunitense assassinato in Utah, ha suscitato dure critiche all’interno dell’Eurocamera. A denunciare il fatto è stato Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia (FdI) al Parlamento europeo, che ha definito l’episodio “una brutta pagina per le istituzioni europee”.
La protesta per il mancato minuto di silenzio in onore di Kirk
Durante la seduta a Strasburgo, la presidenza dell’Eurocamera ha respinto la richiesta di osservare un minuto di silenzio in memoria di Kirk, avanzata dagli eurodeputati dei gruppi ECR, Patrioti ed ESN. La vicepresidente dell’Europarlamento, Katarina Barley, ha spiegato che la concessione di minuti di silenzio è una prerogativa della presidenza, che in questo caso ha deciso di non autorizzare la commemorazione.
In segno di protesta, gli eurodeputati conservatori hanno inscenato una dimostrazione in aula: dopo aver osservato un minuto di silenzio durante il voto, hanno battuto le mani sugli scranni per diversi secondi per manifestare il proprio dissenso.
Le parole di Carlo Fidanza: “grave doppio standard e applausi indegni”
Carlo Fidanza ha commentato duramente il mancato rispetto verso Kirk, sottolineando come in passato siano stati concessi minuti di silenzio per casi analoghi, come nel 2020 in ricordo di George Floyd. Fidanza ha parlato di un “grave doppio standard” e ha condannato gli applausi provenienti dai banchi della sinistra al momento del rifiuto della richiesta, definendoli un atto “indegno” che mostra un volto “disumano e ideologizzato” di una certa parte politica europea. Per Fidanza, è ormai evidente che il rispetto venga riservato solo alle vittime appartenenti a una determinata visione politica.
Charlie Kirk, fondatore di Turning Point USA e figura di spicco del conservatorismo americano, è stato vittima di un attentato mortale il 10 settembre scorso durante un evento universitario in Utah. La sua morte ha scosso il mondo politico internazionale e acceso un acceso dibattito sul ruolo delle istituzioni europee nel riconoscere tale tragedia.
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