Roma, 20 settembre 2025 – Tre donne supportate dal movimento Ultima Generazione hanno dato inizio questa mattina a uno sciopero della fame a oltranza davanti all’ingresso della Camera dei deputati a Roma, per richiamare l’attenzione del Governo sulle gravi condizioni in Palestina e sulla necessità di un intervento concreto da parte dell’Italia.
Una protesta per il riconoscimento del genocidio e la protezione delle persone italiane

Le protagoniste della protesta sono Beatrice (32 anni), Alina (36 anni) e Serena (39 anni), che chiedono al Governo guidato dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di riconoscere ufficialmente il genocidio in corso in Palestina da parte di Israele. Inoltre, rivolgono una richiesta affinché venga garantita la protezione e il ritorno in sicurezza per gli italiani imbarcati nella Flotilla, il convoglio umanitario diretto a Gaza.
Le attiviste sottolineano con forza: “Cosa aspettiamo a boicottare, a fermare Israele per tutti i morti e le atrocità che stanno commettendo a Gaza?“. Denunciano l’inazione del governo, accusandolo di non fare abbastanza e di mantenere una posizione passiva mentre “quotidianamente vengono massacrati innocenti sotto i nostri occhi, con la complicità dell’Occidente“.
Il contesto attuale e le tensioni politiche
Il Governo Meloni, in carica dal 22 ottobre 2022 e sostenuto da una coalizione di centro-destra, si trova oggi al centro di un acceso dibattito politico in merito alla gestione della crisi israelo-palestinese. La protesta delle attiviste arriva in un momento di grande tensione internazionale, mentre diversi paesi europei e organizzazioni internazionali discutono sul riconoscimento dello Stato palestinese e sul ruolo da assumere di fronte all’offensiva israeliana a Gaza.
Nel frattempo, le mobilitazioni pro-Palestina si moltiplicano in Italia e all’estero. A Firenze, ad esempio, sono in programma due giornate di sciopero e manifestazioni organizzate da sindacati come la Cgil e l’Usb, che evidenziano la crescente pressione sociale sulla politica italiana. Parallelamente, la situazione sul terreno a Gaza continua a destare preoccupazione per la distruzione del patrimonio culturale e per l’emergenza umanitaria, temi recentemente approfonditi anche da trasmissioni radiofoniche come “Tutta la città ne parla” di Rai Radio 3, che ha dedicato ampi spazi al conflitto e alle sue implicazioni.
La protesta delle tre donne di Ultima Generazione si inserisce dunque in un contesto di mobilitazione crescente e di richiesta di un cambio di passo da parte delle istituzioni italiane, per un intervento più deciso in favore della pace e della tutela dei diritti umani.
Fonte: Marco Vesperini - Ultima Generazione: tre giovani donne iniziano lo sciopero della fame per Gaza davanti la Camera






