Milano, 5 settembre 2025 – Proseguono le forti ripercussioni sul trasporto ferroviario a Milano e in tutta Italia a causa dello sciopero nazionale del trasporto ferroviario indetto dai sindacati autonomi Usb, Sgb e Assemblea Nazionale PDM/PDB, iniziato ieri sera alle 21 e previsto fino alle 18 di oggi. Il movimento di protesta sta creando disagi significativi in molte stazioni, in particolare alla Stazione Centrale di Milano, dove numerosi treni sono stati cancellati e si registrano ritardi fino a 100 minuti.
Disagi e ritardi alla Stazione Centrale di Milano

Fin dalle prime ore di questa mattina, la situazione alla Stazione Centrale è apparsa critica. Diversi collegamenti sono stati soppressi, con una riduzione del servizio particolarmente evidente sulla rete delle Ferrovie Nord, che collega Milano Cadorna con località come Saronno, Novara Nord, Varese Nord e Como Lago. Trenord ha comunicato che fino alle 17 di oggi ha assicurato il viaggio del 65% dei treni programmati, mentre tra le 9 e le 11 è stato cancellato il 15% di questi. La società ha inoltre predisposto autobus sostitutivi per il servizio aeroportuale Malpensa Express, con corse senza fermate intermedie tra Milano Cadorna e l’aeroporto.
La protesta ha coinvolto anche il personale addetto alla circolazione, in sciopero dalle 21 di ieri sera fino alle 18:59 di oggi, con una adesione che, secondo i sindacati, è risultata “forte”. La cancellazione di numerosi treni, compresi alcuni garantiti nelle fasce orarie di maggiore frequentazione (dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21), ha generato polemiche tra i viaggiatori, alcuni dei quali hanno segnalato ritardi e cancellazioni nonostante la presenza delle cosiddette “fasce di garanzia”. Una passeggera ha riferito: “Sono partita da Vercelli ed è andato tutto bene perché il treno era in orario e rientrava nella fascia di garanzia. Adesso vedo che c’è un po’ di caos”, mentre un altro viaggiatore ha suggerito un modello alternativo: “Dovrebbero fare come fanno in Giappone: i treni continuano ad andare, ma non fanno pagare il biglietto. Così in questo modo l’unico danno lo subisce l’azienda, ma la persona comune può continuare a fare quello che deve fare”.
Contesto nazionale e modalità dello sciopero
Lo sciopero, indetto dai sindacati di base, interessa non solo il trasporto ferroviario ma anche il trasporto pubblico locale, con fermate di autobus, tram e taxi in molte città italiane. Tuttavia, nelle grandi città come Milano, i disagi risultano più contenuti rispetto ad altre realtà. La protesta nazionale si inserisce in un quadro di tensioni sindacali legate a questioni quali il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale, la carenza di organico, l’aumento dei carichi di lavoro e la richiesta di maggiori investimenti sulla sicurezza.
Secondo le indicazioni di Trenord, nella giornata di ieri i treni con partenza prevista entro le 21 e arrivo entro le 22 hanno viaggiato regolarmente. Oggi, venerdì 5 settembre, il servizio è garantito nelle fasce orarie dalle 6 alle 9 e dalle 18 in poi, mentre nel resto della giornata la circolazione è fortemente limitata. Per il Malpensa Express sono stati istituiti bus sostitutivi senza fermate intermedie. Gli utenti sono invitati a controllare costantemente le informazioni aggiornate tramite il sito ufficiale di Trenord e le comunicazioni nelle stazioni.
L’agitazione conferma, dunque, le difficoltà del settore ferroviario, già sottoposto a forti pressioni operative negli ultimi mesi. La situazione resta in evoluzione e il monitoraggio degli sviluppi continuerà per la giornata.






