Milano, 2 ottobre 2025 – Un’operazione della Squadra Mobile di Milano ha portato all’arresto di Michele Corvino, noto nel mondo della musica come Daytona KK, trapper originario di Casal di Principe, con un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti. La vicenda si è svolta in via Bolzano, zona Turro, dove il cantante è stato fermato mentre era alla guida di un Suv bianco. Il forte odore di hashish emanato dall’abitacolo ha subito insospettito gli agenti, che hanno deciso di procedere con una perquisizione più approfondita.
Il fermo e la scoperta della droga in auto
Durante il controllo, gli agenti hanno trovato nel bagagliaio quasi un chilogrammo di hashish insieme a una sostanza da taglio di natura gommosa. L’arresto è scattato immediatamente per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ma quello che è emerso successivamente ha aggravato la posizione del trapper. Non si trattava infatti di un quantitativo isolato, bensì di una parte di un carico molto più consistente.
La perquisizione domiciliare: altri cinque chili di droga
Le successive perquisizioni, estese all’abitazione e al box di Daytona KK, hanno portato al sequestro di circa 2 chili di hashish, 3 chili di marijuana, 8 grammi di cocaina e ulteriori due etti di sostanza da taglio. Inoltre, sono stati trovati oltre 2.000 euro in contanti, probabile provento dell’attività illecita. Il trapper, 31 anni, ha già precedenti per traffico di stupefacenti e ora dovrà affrontare un processo per direttissima.
Il profilo di Daytona KK e la sua carriera
Daytona KK, al secolo Michele Corvino, è una figura nota nel panorama musicale italiano, soprattutto nel genere trap. Originario di Casal di Principe, ha tatuato sulle pelle l’identità della sua terra, con il nome della città campana scritto in grandi lettere rosse sul busto, decorato con simboli che ricordano anche i fori di proiettile, a testimonianza di un vissuto difficile.
Negli anni ha pubblicato numerosi singoli e un EP, ma è solo quest’anno che ha lanciato il suo primo album ufficiale, consolidando così la sua presenza nel mercato musicale. Su Instagram, conta oltre 54 mila follower, a dimostrazione di un seguito solido e in crescita. Tuttavia, la sua carriera è stata segnata anche da problemi legali, legati principalmente al traffico di sostanze stupefacenti.
L’arresto a Milano rappresenta un duro colpo per il trapper, che ora si trova a dover rispondere di accuse molto gravi.
Il contesto e l’intervento delle forze dell’ordine
L’operazione è stata condotta dalla VI sezione della Squadra Mobile, diretta dal dirigente Alfonso Iadevaia e dal funzionario Filippo Bosi. Il controllo in via Bolzano, periferia nord di Milano, ha evidenziato come il fenomeno dello spaccio coinvolga anche personaggi noti della scena musicale, confermando l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di sostanze stupefacenti in città.
La zona di Turro, dove è avvenuto il fermo, è da tempo monitorata per la presenza di attività illecite legate allo spaccio, e quest’ultimo arresto si inserisce in una serie di interventi volti a frenare questo tipo di criminalità.
La vicenda di Daytona KK pone nuovamente l’attenzione sulle difficoltà che alcuni artisti emergenti possono incontrare, soprattutto in contesti ambientali complessi, e sulle conseguenze legali derivanti da scelte rischiose.
Il trapper è ora in attesa del processo, che sarà seguito con interesse anche dai suoi fan e dagli operatori del settore musicale, in attesa di sviluppi che potrebbero influenzare la sua carriera futura.






