È stato arrestato nella serata di ieri Don Alì, il noto tiktoker 24enne soprannominato il “re dei maranza“, al centro di un’inchiesta per minacce e aggressioni nel quartiere Barriera di Milano a Torino. L’intervento della Squadra Mobile cittadina ha posto fine alla sua latitanza, durata diverse settimane, durante le quali il giovane si era reso irreperibile. Le indagini, coordinate dalla Procura di Torino guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri, sono scattate a seguito delle intimidazioni rivolte a un insegnante elementare, minacciato pubblicamente in un video diventato virale sui social.
L’arresto e le accuse contro Don Alì e complici
Don Alì è stato individuato e catturato in uno scantinato nel cuore di Barriera di Milano, dopo un breve inseguimento a piedi. Oltre a lui, sono stati sottoposti all’obbligo di firma altri due giovani, rispettivamente di 24 e 27 anni, ritenuti complici nelle attività di minaccia e molestie. L’influencer torinese, con oltre 330mila follower su TikTok, è noto non solo per i suoi video provocatori, spesso indirizzati contro le forze dell’ordine, ma anche per aver definito Barriera di Milano come il suo “territorio”.
Le minacce rivolte al maestro, accusato ingiustamente di maltrattamenti e diffamato con epiteti gravissimi quali “pedofilo”, sono state documentate da filmati girati dagli stessi aggressori. Il docente, tuttora scosso e costretto a modificare le sue abitudini familiari per proteggere la figlia, ha sporto denuncia e certificato uno stato d’ansia causato dall’intimidazione.
Episodi di violenza e aggressioni a operatori televisivi
L’inchiesta si è ampliata per includere anche un episodio avvenuto l’11 novembre scorso, quando Don Alì ha aggredito la troupe del programma televisivo Dritto e Rovescio di Rete4, colpendo con una mazza chiodata il mezzo che trasportava gli inviati. Questo episodio ha ulteriormente aggravato la posizione del ragazzo agli occhi del giudice, che ha evidenziato la pericolosità sociale dell’imputato.
Il fenomeno maranza tra social e tensioni pubbliche
Don Alì è stato anche protagonista di altre tensioni in diverse città, tra cui Verona, dove aveva lanciato una provocazione social per uno scontro con gli ultras dell’Hellas. L’appuntamento, però, non aveva visto la partecipazione annunciata dei suoi seguaci, mentre le forze di polizia avevano presidiato la stazione di Porta Nuova per prevenire disordini. Per questo episodio, Don Alì è stato denunciato per istigazione a delinquere e manifestazione non autorizzata.






