Milano, 3 dicembre 2025 – La vicenda giudiziaria che coinvolge Tod’s, noto colosso italiano della moda di lusso fondato da Diego Della Valle, prosegue nel capoluogo lombardo con nuove evoluzioni. I legali della società hanno depositato un’istanza al giudice per le indagini preliminari (gip) Domenico Santoro, in cui sottolineano l’impegno dell’azienda a garantire la dignità e la sicurezza dei lavoratori, a seguito di un’inchiesta della Procura milanese sul presunto sfruttamento di manodopera cinese nelle filiere produttive.
Indagine e richiesta di stop alla pubblicità
La Procura di Milano, guidata dal procuratore Marcello Viola, ha avviato accertamenti dopo segnalazioni del Nucleo ispettorato del lavoro dei Carabinieri che hanno evidenziato come Tod’s si sarebbe avvantaggiata di un sistema illecito di caporalato, con lavoratori stranieri pesantemente sottopagati. In particolare, il pubblico ministero Paolo Storari ha chiesto il divieto di pubblicità per il marchio per sei mesi, per la presunta violazione delle norme sul lavoro nella filiera produttiva.
Nell’istanza di fine ottobre i pm hanno sottolineato che, nonostante le accuse, Tod’s non avrebbe modificato il proprio modello organizzativo, continuando a intrattenere rapporti con fornitori coinvolti nel sistema illecito. Tre manager e la società sono indagati nell’inchiesta.
La difesa di Tod’s e le misure adottate
Dalla parte della società, gli avvocati Francesco Mucciarelli e Luisa Mazzola hanno evidenziato come Tod’s abbia già risolto i contratti con tutti i fornitori sotto indagine, eliminando il rischio di reiterazione del reato. La società ha avviato un rafforzamento dei controlli interni, con un nuovo ciclo di formazione obbligatoria per il personale a partire da gennaio 2026 e l’incarico a un consulente esterno per potenziare gli audit sulla filiera produttiva.
I legali ribadiscono inoltre che Tod’s disponeva già di modelli organizzativi e sistemi di controllo adeguati, con una mappatura completa di appaltatori e subappaltatori, e che alcune delle irregolarità emerse sono state rilevate solo attraverso strumenti investigativi non accessibili all’azienda.
Il gip ha concesso un rinvio dell’udienza al 23 febbraio 2026, attendendo il completamento delle attività di adeguamento del sistema di controllo da parte della società.
Per approfondire: Tod’s e tre manager indagati a Milano per caporalato negli opifici dei fornitori






