Napoli, 18 luglio 2025 – Una forte scossa di terremoto è stata avvertita questa mattina a Napoli e nei comuni limitrofi dell’area dei Campi Flegrei. L’evento sismico, registrato alle 9:14, ha provocato momenti di panico in diverse zone della città, compresi i quartieri centrali e i piani bassi degli edifici.
Terremoto a Napoli nell’area dei Campi Flegrei
Una significativa scossa di terremoto, di magnitudo 4.0, ha seminato il panico questa mattina tra Napoli e la sua provincia. L’epicentro è stato localizzato in mare, proprio al confine tra i comuni di Napoli e Pozzuoli, a breve distanza dal quartiere di Bagnoli.
L’evento sismico, registrato intorno alle 9:14, è stato avvertito distintamente in molteplici zone, dal cuore del capoluogo fino alla zona dei Campi Flegrei, suscitando grande apprensione anche ai piani bassi degli edifici. Numerose le testimonianze sui social media che parlano di una percezione molto forte: “Tremava tutto, dal pavimento agli armadi e ai mobili”, si legge nei post, descrivendo il panico diffuso.
Questa scossa si inserisce in un periodo di accresciuta attività sismica nell’area flegrea. L’ultimo evento di particolare rilevanza risale infatti al 30 giugno scorso, quando si verificò un terremoto di magnitudo 4.6 alle 12:47. Una magnitudo identica a quella registrata nella notte del 13 marzo 2025, considerata la più forte degli ultimi quarant’anni da quando il fenomeno è monitorato scientificamente.
Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), ha ribadito a Repubblica la situazione: “Stiamo osservando un’intensificazione del bradisismo, che è il motore di questi terremoti. Da vent’anni il sollevamento del terreno nei Campi Flegrei sta sottoponendo il suolo a una deformazione continua. La crosta terrestre sta accumulando uno stress importante e lo rilascia periodicamente sotto forma di scosse”. La dottoressa Bianco ha concluso, chiarendo le prospettive future: “Fino a quando il bradisismo non si interromperà, dobbiamo aspettarci che le scosse e gli sciami sismici continuino”.
La popolazione resta in allerta, mentre gli esperti continuano il monitoraggio costante di un’area geologicamente molto attiva.






