Roma, 19 luglio 2025 – In occasione del 33° anniversario della strage di via D’Amelio, la Polizia di Stato ha commemorato questa mattina a Palermo il sacrificio del giudice Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta. I loro nomi erano: Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli. Alla cerimonia hanno partecipato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Capo della Polizia, Prefetto Vittorio Pisani. Insieme a loro, i familiari delle vittime e autorità civili e militari.
Strage di via D’Amelio, Commemorazione e ricordo dei caduti
La cerimonia si è aperta con la deposizione di una corona d’alloro da parte del Ministro Piantedosi presso la lapide in memoria dei caduti, situata all’interno dell’Ufficio scorte. Successivamente si è svolta la Santa Messa di suffragio nella cappella della Caserma “Pietro Lungaro”, officiata dal Cappellano della Polizia, Don Massimiliano Purpura. Al termine è stato proiettato il docufilm “I ragazzi delle Scorte: Fabio”, dedicato a Fabio Li Muli. Era il più giovane degli agenti uccisi. Il docufilm racconta la sua vita attraverso le testimonianze delle sorelle e della fidanzata, evidenziando il suo profondo impegno per la legalità.
Un momento particolarmente toccante è stato l’intervento di Emanuela Loi. L’omonima nipote della poliziotta caduta, che ha letto una lettera aperta esprimendo orgoglio e gratitudine per l’esempio di coraggio e dedizione della zia, sottolineando come il suo sacrificio abbia insegnato il vero senso del dovere.
Le iniziative a Reggio Emilia
Parallelamente alle celebrazioni ufficiali a Roma, anche altre città come Reggio Emilia hanno organizzato eventi per ricordare il giudice Borsellino e la sua scorta. Nella città emiliana, questa mattina è stato deposto un mazzo di fiori al cippo dedicato a Borsellino e Giovanni Falcone nel Parco del Popolo. Nel pomeriggio è prevista una manifestazione pubblica con letture e la presentazione di striscioni preparati dai bambini dei campi estivi, promossa dal Comune, dalla Provincia e dall’associazione Libera, che da anni si impegna nella sensibilizzazione contro la criminalità organizzata.
Queste iniziative rappresentano non solo un momento di ricordo. Costituiscono anche un impegno collettivo volto a mantenere viva la memoria e la lotta contro la mafia, affinché il sacrificio di Borsellino e dei suoi uomini non venga mai dimenticato.






