“Il giorno dopo è stato la continuazione della sera, siamo stati 44 ore senza dormire, però diciamo che sono abituato a contesti duri e spigolosi, meno a quelli in cui viene manifestata tanta solidarietà, tanta dolcezza. Infatti mi sono commosso“. Queste le parole di Sigfrido Ranucci, noto giornalista di Report, scampato all’attentato con un ordigno esplosivo avvenuto giovedì scorso. Ranucci si è raccontato questa mattina durante una partecipazione a Radio2 Social Club, condotto da Luca Barbarossa con Ema Stokholma, descrivendo l’esperienza drammatica e la reazione della sua famiglia.
Attentato a Sigfrido Ranucci: le sue parole
Il conduttore di Report ha sottolineato come il suo lavoro lo abbia portato spesso in contesti di guerra e catastrofi, ma che l’attacco subito davanti alla propria abitazione ha rappresentato una realtà diversa. “Chi ti è vicino conosce l’ambiente in cui lavori, ma quando ti mettono un ordigno davanti a casa è diverso. Come ha detto mio figlio, ci sono oneri e onori, quindi alla fine lo accettano. Loro sono orgogliosi di me e io di loro perché vivono e subiscono i rischi e le conseguenze senza neanche godere della mia presenza”. Ranucci ha inoltre evidenziato la forza della sua famiglia, che affronta le conseguenze senza lamentarsi, mentre lui trae energia dal sostegno delle persone che gli vogliono bene.
Libertà di informazione sotto attacco
Riflettendo sul valore del giornalismo in contesti di conflitto, Ranucci ha ricordato che “i 300 giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza sono il prezzo che deve pagare la libertà di informazione e questo la dice lunga sulla qualità dell’informazione in un contesto di guerra”. Ha denunciato la diffusione di notizie spesso manipolate, sottolineando la necessità di sganciare i media dalla politica e di garantire risorse certe a chi fa informazione: “C’è un contesto di sfiducia che nasce da questo sistema, la gente si va ad informare sul web perché pensa che sia uno strumento di grandissima libertà, ma non è così perché le notizie che vengono messe in vetrina non sono quelle più vere e certificate, ma quelle in grado di incamerare più click”.




