Parigi, 7 novembre 2025 – La piattaforma asiatica di e-commerce Shein ha evitato, per il momento, la sospensione delle sue attività in Francia. Il governo francese ha annunciato che la società non offre più “alcun prodotto illecito” sul mercato online e resta “sotto stretta sorveglianza da parte dei servizi statali”. La notizia è stata accolta dall’esecutivo come una “vittoria fondamentale”, pur confermando che i procedimenti legali contro Shein proseguono e che verranno avviati nuovi procedimenti anche contro altre piattaforme dove si è riscontrata la vendita di prodotti illeciti.
Shein sotto la lente del governo francese
In una nota ufficiale, il governo francese ha sottolineato che, nonostante la sospensione evitata, le attività di Shein rimangono monitorate con attenzione. Il provvedimento arriva in un contesto di crescente pressione sulle piattaforme di vendita online per contrastare la circolazione di merci contraffatte o non conformi alle normative, soprattutto dopo il caso della bambola pedopornografica. L’esecutivo ha annunciato inoltre l’intenzione di intraprendere nuove azioni legali nei confronti di altri operatori del settore, per garantire una maggiore tutela dei consumatori e della legalità nel mercato digitale.

Il ruolo di Shein nel mercato europeo e le reazioni dei consumatori
Shein continua a essere una delle piattaforme di e-commerce più popolari in Europa, offrendo un’ampia gamma di prodotti nel settore abbigliamento, accessori e articoli per la casa. Nonostante le critiche e le controversie legate alla qualità e alla gestione dei resi, la piattaforma mantiene un vasto seguito tra i consumatori, con offerte speciali come sconti per nuovi utenti, spedizioni gratuite e promozioni stagionali. Tuttavia, le recensioni degli utenti in Francia evidenziano alcune difficoltà, in particolare riguardo alla gestione dei resi e alla trasparenza sulle taglie, fattori che incidono sull’esperienza di acquisto.
Il governo francese, guidato dal Primo ministro Sébastien Lecornu, si muove dunque con fermezza per regolamentare un mercato digitale in rapida espansione, assicurando che piattaforme come Shein rispettino le normative nazionali e comunitarie. La vicenda si inserisce in un più ampio dibattito sulle sfide poste dall’economia digitale e sulla necessità di un controllo più stringente per la tutela dei diritti dei consumatori e il contrasto alla vendita di prodotti illeciti.






