Roma, 23 dicembre 2025 – Il Senato della Repubblica ha dato il via libera definitivo alla manovra finanziaria 2026, che ora passerà all’esame della Camera. L’approvazione, accompagnata da un clima di consenso nella maggioranza, è arrivata con 110 voti favorevoli, 66 contrari e 2 astensioni. Il momento conclusivo della votazione è stato salutato da un caloroso applauso in Aula da parte dei senatori della coalizione di governo.
Via libera e fiducia alla manovra
La legge di Bilancio è stata approvata dopo il voto di fiducia sul testo, passato con 113 sì, 70 no e 2 astenuti, confermando la compattezza della maggioranza. Contestualmente, è stata approvata anche la Nota di variazione sulla legge di Bilancio, ulteriore tassello dell’iter parlamentare. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha espresso gratitudine sia al proprio staff sia ai rappresentanti delle opposizioni per il senso di responsabilità dimostrato, sottolineando come “nonostante i momenti complicati, abbia prevalso il senso delle istituzioni e la volontà di garantire un percorso ordinato alla manovra”.
Il governo ha inoltre ottenuto la fiducia con 112 voti favorevoli, confermando così il sostegno parlamentare al testo integrale, senza modifiche rispetto alla prima lettura alla Camera.
Le dichiarazioni e il dibattito parlamentare
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definito la manovra “di grande equilibrio, un passo avanti per un’Italia forte e giusta” che sostiene i redditi medio-bassi, aiuta le famiglie con figli, stanzia risorse record per la sanità e riduce la pressione fiscale, mantenendo i conti in ordine senza rinunciare al programma elettorale. Nel dibattito in Aula non sono mancati momenti di tensione, come lo scontro verbale tra Matteo Renzi e il presidente del Senato Ignazio La Russa, e critiche dalle opposizioni che hanno definito la legge di Bilancio insufficiente per le esigenze di sviluppo e crescita del Paese.
Il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo, ha rivendicato i risultati ottenuti, come il taglio del cuneo fiscale e l’attenzione alle imprese e al Sud, auspicando un ruolo più attivo dell’Italia nelle negoziazioni internazionali, mentre il Movimento 5 Stelle e +Europa hanno espresso giudizi negativi sulla manovra, denunciandone limiti e mancanze.
Con il voto di oggi, la manovra entra nella fase finale del percorso legislativo e si appresta a essere esaminata dalla Camera, dove si concluderà l’iter parlamentare.
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