Roma, 19 agosto 2025 – Il vicepremier e ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, ha espresso critiche a seguito dell’azzeramento della Commissione vaccini da parte del ministro della Salute, Orazio Schillaci. La decisione del titolare del dicastero sanitario ha suscitato un acceso dibattito nell’ambito politico e scientifico, riaccendendo il confronto sulle modalità di nomina e composizione degli organi consultivi del Ministero della Salute.
Salvini critica la gestione del Ministero della Salute
Matteo Salvini ha commentato in modo netto l’azione di Schillaci, sottolineando che “qui non ci sono dei dogmi e da un comitato consultivo di 20 persone azzerare chi non la pensa come il mainstream non mi sembra scientificamente corretto”. Il vicepremier ha evidenziato come il ministro abbia prima nominato la Commissione e poi abbia deciso di azzerarla autonomamente, definendo questa mossa “un pessimo segnale anche dal punto di vista scientifico e culturale”.
Salvini ha inoltre puntato il dito contro la gestione interna del ministero: “Evidentemente al ministero c’è qualcosa che non funziona perché o si è distratto prima o si è distratto dopo, delle due l’una, visto che le ha firmate lui e li ha rimossi lui”. Il riferimento è al decreto firmato da Schillaci che revoca la nomina di tutti i membri del NITAG (Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni), organo chiave nella definizione delle politiche vaccinali in Italia.
La revoca e le reazioni del mondo scientifico
Il provvedimento del ministro Schillaci è stato motivato dalle polemiche emerse in seguito alla nomina di due medici noti per posizioni contrarie ai vaccini, Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle. Questo ha provocato il rifiuto della nomina da parte di Francesca Russo, dirigente sanitaria veneta, e le critiche di numerose società scientifiche, accademici e operatori sanitari che hanno denunciato il rischio di danneggiare la credibilità del sistema vaccinale nazionale.
Il Ministero della Salute ha annunciato l’avvio di un nuovo procedimento di selezione per il NITAG, coinvolgendo tutte le categorie e gli stakeholder interessati, con l’obiettivo di garantire rigore scientifico e autonomia dall’influenza del clamore mediatico.
La decisione è stata accolta favorevolmente dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), il cui presidente Filippo Anelli ha ribadito l’importanza di difendere la salute pubblica su basi scientifiche solide. Anche il Patto trasversale per la scienza, promotore di una petizione per la revoca delle nomine, ha sottolineato la necessità che gli organismi consultivi dello Stato siano composti esclusivamente da esperti aderenti al metodo scientifico.
Il clima che si respira nel Ministero della Salute testimonia la delicatezza del tema vaccinale, centrale nella politica sanitaria italiana, e la necessità di un confronto aperto e trasparente fra istituzioni, esperti e cittadini.





