Rozzano, 15 ottobre 2025 – Una città intera si è stretta attorno alla memoria di Angelo Valente, pluricampione mondiale di kickboxing e fondatore della palestra Kick and Punch, per l’ultimo saluto celebrato oggi nella chiesa dei santi Chiara e Francesco. Valente, scomparso nei giorni scorsi all’età di 51 anni, ha lasciato un segno indelebile non solo nel mondo dello sport, ma anche nella comunità locale e tra le numerose personalità famose che lo hanno conosciuto e stimato.
Un addio carico di emozione e riconoscenza

La cerimonia funebre ha visto la partecipazione di centinaia di persone, tra cui amici, atleti, appassionati e volti noti come il cantante Sfera Ebbasta e il comico Andrea Pucci. Più di tutto, però, a riempire la chiesa sono state le tante persone comuni che negli anni hanno trovato nella palestra di Valente un luogo di accoglienza, sport e condivisione.
L’intervento più toccante è stato quello di Lino Guaglianone, fondatore della storica palestra Doria di Milano e amico di lunga data del campione. Guaglianone ha ricordato Valente con queste parole: “Non è stato forse il più grande atleta, è stato il più grande amico”, sottolineando la forza dei legami costruiti sia dentro che fuori dal ring.
Una vita dedicata alla kickboxing e all’inclusione sociale
Angelo Valente, quattro volte campione del mondo di kickboxing, era noto a livello nazionale e internazionale non solo per le sue vittorie, ma soprattutto per la sua tenacia e capacità di creare una vera famiglia sportiva intorno a sé. Dopo una carriera da combattente, aveva fondato la palestra Kick and Punch a Pieve Emanuele, diventata un punto di riferimento per atleti professionisti, amatori e giovani con disabilità, ai quali Valente offriva uno spazio di crescita e inclusione.
Tra i suoi allievi più celebri figurano non solo Sfera Ebbasta e Andrea Pucci, ma anche personaggi come Paolo Maldini e Christian Vieri, che hanno voluto esprimere il proprio cordoglio attraverso i social media. Il Comune di Rozzano ha dedicato un messaggio di cordoglio sottolineando che Valente “è stato un campione dentro e fuori dal ring, una persona che ha saputo trasmettere i valori autentici dello sport con passione e generosità”.
La cerimonia si è conclusa con un lungo applauso, un ultimo omaggio a un uomo che con il suo lavoro ha contribuito a far crescere la cultura delle arti marziali in Italia, lasciando un’eredità destinata a vivere nelle persone che ha ispirato e formato.






