Roma, 11 ottobre 2025 – Si sono svolti oggi al Cimitero Flaminio, noto anche come Cimitero di Prima Porta, a Roma, i funerali di Saad, il bambino palestinese di soli tre anni giunto in Italia per ricevere cure salvavita a seguito di una grave malattia. Purtroppo, nonostante le speranze e le attenzioni mediche, il piccolo non ce l’ha fatta, diventando l’ennesima giovane vittima di un sistema sanitario ormai al collasso nella Striscia di Gaza, dove l’assedio, i continui bombardamenti e i blocchi hanno reso quasi impossibile l’accesso tempestivo a diagnosi e terapie adeguate.
La cerimonia funebre e la solidarietà a Roma

Al funerale, oltre a parenti e amici, hanno partecipato anche diversi cittadini italiani, uniti nel dolore verso la famiglia di Saad e la comunità palestinese profondamente colpita dalla perdita. La comunità locale ha voluto dimostrare vicinanza e sostegno in un momento così delicato.
Tra i presenti anche Yousef Salman, presidente della Comunità Palestinese di Roma e Lazio, che ha espresso parole di grande commozione: “Noi abbiamo sempre sperato che Saad, come tanti altri bambini malati, potesse vivere la propria infanzia come tutti i bambini del mondo. L’augurio è che i nostri bambini possano vivere da bambini, nella loro terra, nelle loro case e curati nello stato libero, laico e democratico della Palestina”. Salman ha inoltre sottolineato l’importanza di una tregua duratura: “Speriamo che la tregua non sia come al solito, che una volta liberati gli ostaggi non riprendano i bombardamenti”. Ha concluso ringraziando quanti si sono dimostrati vicini in questa tragedia: “Saad può riposare in pace, il popolo palestinese lotterà per i diritti che spettano a tutti gli uomini del mondo”.
Parole di speranza e impegno per la Palestina
Anche Ashour Salameh, ex presidente della Comunità palestinese di Roma e del Lazio, ha voluto lasciare un messaggio forte: “Il sangue dei nostri bambini sarà la fiaccola che illuminerà l’umanità verso libertà e giustizia. Oggi la bandiera della Palestina è il simbolo di chi lotta per la libertà, la giustizia e la dignità umana”.
La morte di Saad rappresenta un doloroso monito sulle condizioni in cui vivono molti bambini palestinesi a Gaza, dove la crisi sanitaria si aggiunge alle sofferenze provocate dal conflitto e dall’occupazione. La comunità internazionale e le organizzazioni umanitarie continuano a chiedere che siano garantiti accesso e cure mediche adeguate, nel rispetto dei diritti umani fondamentali.
Fonte: Pasquale Luigi Pellicone - Roma, al Cimitero Flaminio i funerali di Saad, il bambino palestinese






