Roma, 23 giugno 2025 – Centinaia di persone si sono riunite oggi in Piazza della Rotonda, meglio conosciuta come Piazza del Pantheon, nel cuore di Roma, per un sit-in organizzato dall’ANPI di Roma e sostenuto da diverse associazioni, sindacati e realtà del terzo settore. L’obiettivo della manifestazione è stato quello di chiedere un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza, teatro di una grave crisi umanitaria e conflitto armato che continua a peggiorare.
Una “linea rossa” simbolica contro la guerra

Gli attivisti presenti hanno formato una catena umana vestita di rosso, tracciando una linea di confine simbolica davanti al Pantheon, per rappresentare il limite invalicabile oltre il quale le violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario non possono più essere ignorate. Questa “Red Line” vuole denunciare la situazione drammatica che si consuma nella Striscia di Gaza, dove le condizioni di vita della popolazione civile sono ormai insostenibili.
Tra i manifestanti, molte organizzazioni umanitarie e associazioni per i diritti umani hanno espresso la loro forte preoccupazione per la condotta delle forze armate israeliane, che secondo diverse piattaforme della società civile si configura come un genocidio. Il presidio ha rappresentato un appello all’unità e alla solidarietà internazionale, per spingere i decisori politici a fermare il massacro in corso e a garantire il rispetto dei diritti fondamentali.
Emergenza umanitaria e richieste al governo italiano
Durante la manifestazione è intervenuta anche Maura Morgigni, volontaria di Emergency, ONG che opera da mesi sul campo nella Striscia di Gaza. Morgigni ha sottolineato che la clinica di Khan Younis, aperta a novembre, assiste ogni giorno circa 300 persone, mentre l’ONU ha classificato la crisi alimentare nella zona come emergenza di livello 5, il massimo grado di gravità. La difficoltà nell’accesso all’acqua potabile è grave: l’85% degli impianti di desalinizzazione è stato distrutto, costringendo la popolazione a bere acqua contaminata o salata, una situazione definita dalla volontaria come un atto di disumanizzazione.
Un altro punto centrale della protesta è la richiesta rivolta al governo italiano di allinearsi agli altri Paesi dell’Unione Europea e promuovere una revisione urgente dell’Accordo di associazione UE-Israele, in particolare in vista del Consiglio Affari Esteri dell’UE in programma oggi. La manifestazione si inserisce così in un contesto internazionale di mobilitazione per richiedere un cessate il fuoco duraturo, il pieno rispetto del diritto internazionale e il ripristino di un accesso umanitario continuativo e senza ostacoli.
In piazza erano presenti rappresentanti di numerose associazioni come Amnesty International Italia, Medici Senza Frontiere, Save the Children, WWF Italia e molte altre, insieme a cittadini comuni, studenti e sigle sindacali. Nel corso del presidio sono stati letti appelli internazionali e si è osservato un momento di silenzio in memoria delle vittime civili del conflitto.
Fonte: Stefano Chianese - Roma, centinaia in piazza al Pantheon per chiedere il cessate il fuoco a Gaza






