Prosegue senza sosta il delicato intervento dei vigili del fuoco ai Fori Imperiali, dove un operaio di 66 anni, di nazionalità romena, è ancora intrappolato sotto le macerie del crollo parziale della Torre dei Conti, nel cuore di Roma. L’uomo, che risulta cosciente, è stato raggiunto dai soccorritori, con i quali è riuscito a scambiare alcune parole. Le squadre di emergenza stanno operando in condizioni difficilissime, aspirando i detriti e scavando anche a mani nude per tentare di liberarlo. Durante le fasi di preparazione al salvataggio, alcuni residenti dei palazzi vicini hanno sentito i vigili chiamarlo e rassicurarlo: “Stiamo arrivando”. Dalle finestre del palazzo si sollevava intanto una coltre di polvere, segno del lavoro incessante in corso all’interno della torre.
L’operaio sotto le macerie ha una maschera d’ossigeno
L’operaio rimasto intrappolato sotto le macerie della Torre dei Conti continua a dare segni di vita. A confermarlo è stato il sindaco Roberto Gualtieri durante un punto stampa ai Fori Imperiali.
“Sì, l’operaio è vivo, c’è contatto con lui. Gli è stata applicata una maschera d’ossigeno e i medici, coraggiosissimi, sono saliti fino a raggiungerlo per i primi interventi”, ha dichiarato il sindaco, spiegando che tutte le forze in campo sono ora impegnate nella delicata procedura di estrazione.
Un’operazione complessa e ad alto rischio
Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha definito l’intervento “molto complesso” a causa dell’elevato rischio di nuovi crolli. “Anche dopo il secondo cedimento l’uomo dà segnali di vita — ha spiegato — probabilmente perché, nella prima fase, i vigili del fuoco non erano riusciti a estrarlo ma sono comunque riusciti a proteggerlo”. Giannini ha sottolineato che le operazioni saranno “lunghe e delicate”, ma ha ribadito che la priorità assoluta resta salvare la vita dell’operaio.
Torre dei Conti, due crolli in poche ore e nuovi feriti tra i soccorritori
Il primo cedimento della Torre dei Conti, attualmente in ristrutturazione, si è verificato in mattinata. Poco dopo, un secondo crollo ha fatto precipitare una nuova ondata di calcinacci, sollevando una densa nube di polvere e colpendo anche la squadra dei vigili del fuoco impegnata nelle operazioni di recupero. Un pompiere è rimasto ferito ed è stato trasportato all’ospedale Oftalmico con un’irritazione agli occhi, mentre altri operatori hanno continuato a lavorare nonostante le difficoltà.

L’attacco di Maria Zakharova
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha espresso un duro commento riguardo al crollo parziale della Torre dei Conti, collegandolo alle scelte politiche italiane in materia di aiuti all’Ucraina.
“Finché il governo italiano continuerà a spendere inutilmente i soldi dei suoi contribuenti” per l’Ucraina, “l’Italia crollerà tutta, dall’economia alle torri“. Così ha scritto la Zakharova sul suo canale Telegram. “Ricordo che a maggio di quest’anno il ministero degli Esteri italiano ha riferito che ‘il sostegno italiano all’Ucraina, compreso l’aiuto militare e i contributi versati tramite i meccanismi UE, ammonta a circa 2,5 miliardi di euro“.
La portavoce russa ha collegato questa spesa ai problemi strutturali che affliggono il patrimonio storico italiano, citando il crollo della storica Torre dei Conti come simbolo delle conseguenze di una gestione finanziaria ritenuta “inutile” e dannosa per gli interessi nazionali.






