Palermo, 23 giugno 2025 – È iniziata la delicata operazione per adagiare il Bayesian, il superyacht a vela che affondò al largo di Porticello la notte del 19 agosto 2024, sulla struttura in acciaio appositamente realizzata nel porto di Termini Imerese. Dopo mesi di attesa, il relitto è finalmente tornato in superficie e sarà a disposizione della procura locale e dei periti incaricati delle indagini.
Il recupero e il trasporto del Bayesian
Il veliero, lungo 56 metri e costruito nel 2008 dai Cantieri Perini Navi di Viareggio, è stato sollevato dalle gru specializzate Hebo Lift 10 e Hebo Lift 2, quest’ultima rimasta in zona per il recupero dell’albero, precedentemente tagliato e lasciato sul fondale. L’operazione, durata oltre dieci ore e costata più di 25 milioni di euro, ha visto impegnata una sessantina di persone tra subacquei, tecnici e operatori, con l’obiettivo di limitare l’impatto ambientale e garantire la sicurezza.
Una volta riportato a galla, il relitto è stato adagiato sulla struttura metallica nel porto di Termini Imerese, dove si procederà con una serie di controlli tecnici. In particolare, sarà eseguito lo svuotamento dei 18 mila litri di carburante contenuti nei serbatoi, un’operazione particolarmente delicata. Le analisi preliminari potranno iniziare subito dopo il posizionamento, ma per entrare all’interno dello scafo bisognerà attendere circa quindici giorni, in modo da consentire una completa decontaminazione e scongiurare la presenza di gas tossici generatisi durante il lungo periodo di immersione.
Le indagini e i controlli sul relitto
Il Bayesian era di proprietà della società Revtom Ltd, riconducibile ad Angela Bacares, moglie dell’imprenditore tecnologico Mike Lynch, tra le vittime del naufragio. Gli investigatori ritengono che ogni elemento a bordo possa fornire informazioni utili per chiarire le cause dell’affondamento, durante il quale persero la vita sette persone. Il consulente tecnico della procura, l’ingegnere Alessandro Biriaco, insieme ai militari della capitaneria di porto, supervisionerà le accurate ispezioni sullo scafo, finora visibile solo su un lato.
I dispositivi informatici e le altre apparecchiature recuperate dal relitto saranno esaminati nei prossimi giorni. Le indagini continueranno mantenendo il massimo riserbo, mentre le autorità confermano che al momento non ci sono evidenze di danni strutturali visibili o di cause esterne quali attentati. L’attenzione si concentra quindi sulle dinamiche interne che hanno portato al rapido affondamento del veliero durante la tempesta dell’agosto scorso.






