Milano, 22 settembre 2025 – Si è svolta oggi davanti al giudice per l’udienza preliminare di Milano la nuova udienza del cosiddetto “filone bis” del processo relativo ad Alessia Pifferi, la donna condannata in primo grado all’ergastolo per aver abbandonato la figlia Diana di 18 mesi, provocandone la morte per stenti nel luglio 2022. Nell’occasione ha preso la parola l’avvocato Alessia Pontenani, difensore di Pifferi, imputata in questa fase insieme allo psichiatra Marco Garbarini e a tre psicologhe del carcere di San Vittore, per la presunta manipolazione del test di intelligenza WAIS somministrato alla sua assistita.
Dichiarazioni spontanee e condizioni dell’avvocato Pontenani

L’avvocato Pontenani ha reso dichiarazioni spontanee, ribadendo con fermezza la propria estraneità ai fatti contestati. Secondo quanto riferito dal legale Corrado Limentani, la difesa ha sottolineato la convinzione di aver sempre agito nel migliore interesse della cliente, rispettando tutte le norme procedurali e deontologiche. Pontenani ha inoltre espresso fiducia in un esito favorevole, auspicando una sentenza di proscioglimento.
Dopo l’intervento in aula, la legale è apparsa visibilmente provata tanto da chiedere di uscire dall’aula, manifestando emozione e commozione, come spiegato da Limentani: “Partecipare a un’udienza come imputata è un’esperienza difficile, soprattutto quando si è certi di non avere nulla da rimproverarsi”.
Il contesto del processo e le prossime tappe
L’accusa mossa a Pontenani e ai suoi coimputati riguarda la presunta manipolazione del Test WAIS effettuato il 28 aprile 2023 su Alessia Pifferi, test che avrebbe evidenziato un quoziente intellettivo molto basso, elemento potenzialmente rilevante per stabilire una possibile incapacità di intendere e di volere al momento del reato.
La vicenda di Pifferi, che ha scosso l’opinione pubblica italiana, riguarda l’abbandono della figlia Diana per sei giorni nella loro abitazione di Ponte Lambro, a Milano, fino alla tragica morte per fame e disidratazione.
Il processo principale è tuttora in corso, con il prossimo appuntamento fissato per il 24 settembre per la nuova udienza d’appello di Alessia Pifferi. Per quanto riguarda il filone bis, sono programmate ulteriori udienze il 10 ottobre, quando si terrà la discussione finale, e il 3 novembre, data in cui è prevista la sentenza.
Aggiornamenti sul deficit cognitivo e perizia psichiatrica
Parallelamente al procedimento penale, si attende inoltre una nuova perizia psichiatrica per accertare l’eventuale presenza di un grave deficit cognitivo in Alessia Pifferi, che potrebbe incidere sulla sua capacità di intendere e di volere. La difesa ha presentato certificati medici e documenti che attestano una disabilità intellettiva nota fin dall’infanzia della donna.
In primo grado, il perito nominato dal tribunale non ha escluso la presenza di tale deficit, ma ha ritenuto che il funzionamento adattivo di Pifferi nella vita quotidiana non compromettesse la sua capacità di intendere e volere al momento del fatto.
Il dibattito tecnico e giudiziario sul tema è destinato a essere centrale nella fase di appello, con particolare attenzione al collegamento tra i sintomi del deficit cognitivo e il comportamento criminale contestato.
Fonte: Riccardo Sciannimanico - Udienza Pifferi bis, avvocato Limentani: "Pontenani ha ribadito estraneità"






