Fossano, 23 settembre 2025 – E’ stata rinviata al prossimo 4 novembre la decisione del giudice Ilio Mannucci Pacini sull’ammissione delle parti civili nel processo per il cosiddetto “Pandoro Gate“, che coinvolge l’imprenditrice e influencer Chiara Ferragni e l’azienda dolciaria Balocco. Il procedimento riguarda la commercializzazione del pandoro “Pink Christmas” e delle uova di Pasqua “Dolci Preziosi” ed è incentrato su accuse di truffa aggravata.
Il rinvio della decisione sulle parti civili

Nel corso dell’udienza odierna che ha segnato l’apertura del processo, il giudice ha rimandato alla prima settimana di novembre la valutazione sulla richiesta di ammissione di due associazioni di consumatori e di una signora campana settantenne come parti civili. Quest’ultima, assistita dall’avvocato Giulia Cenciarelli in sostituzione del legale Mario di Salvia, ha avviato una trattativa per ottenere un risarcimento, evitando così una discussione approfondita all’interno del processo. La donna ha dichiarato di aver acquistato il pandoro con l’intento di fare beneficenza, ma solo in aprile 2025 si è accorta della vicenda dai social network. A supporto della sua testimonianza è stata presentata una fotografia del prodotto, considerata prova dell’acquisto.
Durante l’udienza è stata inoltre formalizzata l’estinzione del reato per Alessandra Balocco, presidente e amministratrice delegata della storica azienda dolciaria, recentemente scomparsa lo scorso agosto. La Balocco, figura di riferimento per l’azienda di Fossano, aveva scelto di non patteggiare nel procedimento, difendendo con fermezza l’operato dell’azienda.
Il contesto e le figure coinvolte
Il caso nasce dalle indagini riguardanti la campagna di comunicazione e la commercializzazione dei prodotti firmati Balocco in collaborazione con Chiara Ferragni, accusata di aver tratto vantaggio da pratiche considerate ingannevoli nei confronti dei consumatori. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) aveva avviato un’istruttoria per “pratica commerciale scorretta” che ha portato a sanzioni per le società coinvolte nel 2023. Secondo l’AGCM, le modalità promozionali avevano indotto i consumatori a ritenere che l’acquisto dei prodotti contribuisse direttamente a una donazione a favore dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, mentre in realtà la donazione era stata stabilita in modo indipendente dalle vendite.
Chiara Ferragni, assistita dagli avvocati Gennaro Iannaccone e Marcello Bana, ha presentato ricorso contro le decisioni dell’AGCM e ha effettuato una donazione da un milione di euro all’ospedale, ammettendo l’errore comunicativo.
Nel frattempo, la morte di Alessandra Balocco ha rappresentato un momento di grande dolore per l’azienda e la comunità di Fossano, dove è stato proclamato lutto cittadino nel giorno dei funerali, celebrati in forma privata. La manager, entrata in azienda nel 1990 e appartenente alla terza generazione della famiglia, era considerata un pilastro nella crescita e nell’espansione internazionale del gruppo dolciario, che nel 2023 ha registrato un fatturato di circa 254 milioni di euro e oltre 500 dipendenti.
Il processo proseguirà quindi con la definizione delle parti civili e l’istruttoria sul merito delle accuse, con la prossima udienza fissata per il 4 novembre.






