Torino, 5 luglio 2025 – La Regione Piemonte ha ufficialmente inoltrato al Governo la richiesta dello stato di emergenza per far fronte alle gravi conseguenze dell’alluvione che ha colpito la zona di Bardonecchia e altri comuni limitrofi, tra cui Oulx, Novalesa (Torino) e Argentera (Cuneo). L’intensa ondata di maltempo degli ultimi giorni ha provocato smottamenti, frane e piene significative dei corsi d’acqua, mettendo a dura prova la sicurezza del territorio e causando danni ingenti alle infrastrutture.
Danni e criticità sul territorio
Secondo la nota ufficiale della Regione, la richiesta di stato di emergenza si rende necessaria per poter attivare risorse adeguate agli interventi di messa in sicurezza e ripristino delle infrastrutture danneggiate dall’alluvione. In particolare, la rete dei sottoservizi ha subito danni rilevanti: molti tombini risultano ostruiti, mentre tubazioni fognarie e di approvvigionamento idrico sono state compromesse dall’esondazione, con conseguenti interruzioni di servizio e ulteriori disagi per la popolazione.
L’alluvione ha colpito duramente anche la viabilità e il sistema dei trasporti, con la sospensione dei treni nella tratta Torino-Bardonecchia e la chiusura di diverse strade provinciali. Famiglie sono state evacuate in varie località, mentre numerosi comuni restano isolati a causa di frane e allagamenti.
La risposta delle istituzioni all’alluvione
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Difesa del suolo e alla Protezione civile, Marco Gabusi, hanno ringraziato il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, per il sopralluogo effettuato martedì, definendolo un importante segnale di attenzione per affrontare al meglio la fase di emergenza.
“La situazione è critica – ha dichiarato Cirio – e la richiesta dello stato di emergenza è essenziale per garantire un intervento rapido ed efficace. La Protezione Civile è attiva 24 ore su 24 e migliaia di volontari sono impegnati sul campo per mettere in sicurezza le comunità colpite”.
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