Roma, 13 ottobre 2025 – In un contesto internazionale sempre più complesso, i flussi migratori rappresentano una delle sfide più delicate ma anche un’importante opportunità. Lo ha sottolineato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo oggi a un convegno organizzato dalla Fondazione Maire, dove ha illustrato la visione italiana sulla gestione della migrazione e le iniziative in corso.
La migrazione come opportunità di sviluppo
Secondo il ministro Piantedosi, i flussi migratori sono spesso determinati da conflitti, instabilità politica, cambiamenti climatici e disparità economiche. Tuttavia, “se ben governati, possono costituire un’occasione per rafforzare i sistemi produttivi e sostenere le società”. L’Italia, crocevia naturale del Mediterraneo, si trova a dover bilanciare la necessità di garantire sicurezza e tutela dei confini con l’impegno a promuovere una gestione ordinata, legale e sostenibile della migrazione.

Piantedosi ha evidenziato la responsabilità particolare del nostro Paese nel contrastare i traffici criminali e nel costruire strumenti concreti di cooperazione internazionale e sviluppo nei Paesi di origine.
Formazione e canali di migrazione regolare
Un aspetto centrale della strategia illustrata dal ministro riguarda la formazione dei migranti prima della partenza. Piantedosi ha definito fondamentale sviluppare canali di migrazione regolare che rispondano al fabbisogno di manodopera qualificata, offrendo ai migranti percorsi di vita dignitosi e sicuri, evitando così i pericoli delle rotte illegali e dei trafficanti.
Per realizzare questo obiettivo, il ministero sta coordinando progetti di formazione professionale in loco, collaborando con governi partner, organizzazioni internazionali e imprese. Attualmente sono in corso iniziative con Ance in Tunisia e con la Cna in Egitto, mentre è in fase di programmazione un progetto con la Fipe (Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi) per l’ingresso di lavoratori formati nel settore della ristorazione. Questi programmi mirano a fornire competenze nei settori strategici dell’economia italiana, inclusi quelli legati alla transizione ecologica.
Piantedosi ha sottolineato inoltre che il ministero sta rafforzando gli strumenti di contrasto al traffico di esseri umani, gestito da pericolose consorterie transnazionali, con un approccio strutturato che tenga insieme sicurezza, sviluppo economico, tutela dei diritti e rispetto delle regole.
Collaborazione europea per la gestione migratoria
Nell’ambito delle relazioni internazionali, il ministro Piantedosi ha incontrato al Viminale i suoi omologhi di Francia e Germania, Bruno Retailleau e Alexander Dobrindt, per rafforzare la cooperazione nella lotta contro i flussi migratori irregolari e i trafficanti di esseri umani. I tre ministri hanno ribadito l’impegno comune per l’attuazione del nuovo Patto Migrazione e Asilo dell’Unione Europea e valutano positivamente la proposta della Commissione europea sul regolamento dei rimpatri, considerandola un progresso significativo.
La collaborazione tra i Paesi europei è vista come essenziale per migliorare il quadro giuridico e operativo nella gestione della migrazione, e proseguirà con ulteriori incontri a livello comunitario.
In questo quadro, l’Italia continua a promuovere un modello di gestione che coniughi sicurezza e integrazione, puntando su politiche preventive e formative che valorizzino la migrazione legale e contrastino efficacemente l’illegalità.






