Milano, 15 luglio 2025 – Stefania Nobile e l’ex compagno Davide Lacerenza hanno chiesto di patteggiare le accuse mosse nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Milano, che coinvolge i loro locali milanesi, “La Gintoneria di Davide” e il privé “La Malmaison”. La vicenda ruota attorno a un presunto giro di prostituzione, spaccio e autoriciclaggio.
Nobile-Lacerenza, patteggiamento e pene proposte
Secondo quanto riferito, il patteggiamento, che dovrà essere ratificato dalla giudice Marta Pollicino il prossimo 10 settembre, è stato approvato dalla Procura di Milano. La proposta prevede una pena di 4 anni e 8 mesi per Davide Lacerenza e di 3 anni per Stefania Nobile, con quest’ultima che, data la pena inferiore e l’assenza di accuse relative allo spaccio di droga, potrà accedere ai lavori di pubblica utilità e all’affidamento in prova ai servizi sociali. Lacerenza, invece, dopo circa otto mesi di custodia cautelare, potrebbe anch’egli beneficiare di un periodo carcerario inferiore ai quattro anni.
Come parte del risarcimento, Nobile e Lacerenza hanno messo a disposizione decine di bottiglie di alcolici pregiati, tra cui champagne, per un valore stimato in diverse centinaia di migliaia di euro, già sequestrate nell’ambito dell’indagine. La misura riflette il tentativo dei due imputati di risarcire parte del presunto profitto illecito derivante dall’attività criminale.
Accuse e dettagli dell’inchiesta
L’indagine, coordinata dal pm Francesca Crupi e condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, ha evidenziato come il “core business” di Lacerenza fosse la fornitura di ragazze e sostanze stupefacenti, non limitandosi alla semplice vendita di alcolici. I giudici hanno specificato che l’offerta di prostitute e droga – tra cui cocaina – era parte integrante di un servizio volto a garantire il consumo da parte della clientela, con un modello di business che combinava pacchetti di champagne, escort e sostanze stupefacenti.
Tra le testimonianze raccolte vi è quella di un cliente abituale che, in un arco di tre anni, avrebbe speso quasi un milione di euro per serate trascorse nei locali gestiti da Nobile e Lacerenza. Nel riesame è stato confermato un sequestro di circa 900mila euro, ritenuto presunto profitto di autoriciclaggio, di cui 33mila euro trovati su un conto in Lituania risultano riferibili a Lacerenza.
Stefania Nobile, nota al pubblico per essere la figlia di Wanna Marchi, non risulta indagata per spaccio di cocaina, reato contestato invece a Lacerenza insieme allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Dopo la revoca degli arresti domiciliari a fine giugno, Nobile attualmente ha l’obbligo di dimora.
Il profilo di Stefania Nobile
Nata a Bologna nel 1964, Stefania Nobile è un’imprenditrice e personaggio televisivo, nota soprattutto per la sua collaborazione nelle televendite con la madre Wanna Marchi. Coinvolta in diverse vicende giudiziarie legate a truffe e attività illecite, dopo la condanna e la pena detentiva, Nobile ha intrapreso attività imprenditoriali nel settore della ristorazione, gestendo locali anche all’estero, tra cui in Albania.
Nel marzo 2025, insieme a Lacerenza, è stata nuovamente arrestata nell’ambito dell’inchiesta milanese che ha portato all’attuale richiesta di patteggiamento. La sua storia personale è caratterizzata da alternanze tra momenti di notorietà televisiva e vicende giudiziarie, culminate con l’ultima indagine che ha visto al centro le attività di “La Gintoneria” e “La Malmaison”.
L’udienza fissata per settembre sarà decisiva per l’esito del patteggiamento e per le eventuali misure alternative che potranno essere concesse, in particolare a Stefania Nobile, che punta all’accesso ai lavori di pubblica utilità grazie alla pena più contenuta.






