Roma, 21 ottobre 2025 – Il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno approvato nuove norme rivoluzionarie per la patente di guida, che interesseranno anche l’Italia entro quattro anni dall’entrata in vigore della direttiva. Queste disposizioni rappresentano una svolta significativa nell’ambito della sicurezza stradale, della digitalizzazione e della formazione dei conducenti, con un impatto diretto soprattutto sui giovani. Una fra tutte la possibilità di avere la patente a 17 anni.
Patente a 17 anni: cosa cambia in Italia e nell’UE
La novità più rilevante riguarda l’abbassamento dell’età minima per mettersi al volante, che passa a 17 anni con guida accompagnata da un conducente maggiorenne, patentato da almeno cinque anni. Attualmente, in Italia la guida accompagnata è possibile ma con procedure più complesse e meno diffuse, mentre la nuova direttiva europea introduce un modello semplificato e armonizzato in tutti gli Stati membri. I giovani potranno sostenere l’esame completo già a 17 anni, effettuando prove teoriche e pratiche, e guidare con accompagnatore, per poi ottenere la piena autonomia a 18 anni.
Questa misura risponde anche a esigenze di mercato, consentendo ai neo-maggiorenni di entrare precocemente nel mondo del lavoro come autisti professionisti, soprattutto per camion e autobus, abbassando l’età minima per patenti di categoria C e D rispettivamente a 18 e 21 anni, purché accompagnata da un certificato di idoneità professionale. Questo intervento mira a mitigare la forte carenza di conducenti nel settore dei trasporti.
La patente digitale: innovazione e interoperabilità nell’Unione Europea
Tra le altre novità, la patente di guida digitale diventerà realtà entro il 2030. Gli automobilisti potranno scaricarla su smartphone o altri dispositivi digitali, potendo comunque richiedere la versione fisica. Questo passaggio faciliterà il rinnovo e la sostituzione della patente, semplificando le procedure amministrative e permettendo una gestione più efficiente delle informazioni, inclusa la possibilità di consultare online le norme di sicurezza stradale vigenti in ogni Paese membro e di pagare multe direttamente.
La direttiva prevede inoltre un sistema di cooperazione rafforzata tra Stati membri per la condivisione dei dati sulle infrazioni, superando l’impunità finora garantita ai trasgressori non residenti. In particolare, sarà possibile ritirare una patente valida in tutta l’UE in caso di infrazioni gravi commesse in uno Stato membro, con l’obiettivo di aumentare la responsabilizzazione dei conducenti.
Procedure d’esame aggiornate e periodo di prova rafforzato
L’esame di guida sarà aggiornato con una maggiore attenzione alla sicurezza dei pedoni, ciclisti e degli utenti di mezzi elettrici come e-scooter ed e-bike. Prevista anche una revisione delle domande teoriche per includere aspetti legati alla sostenibilità ambientale e all’utilizzo dei sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS), ormai diffusi sui veicoli moderni.
Un’importante novità riguarda il periodo di prova di almeno due anni per i neopatentati, durante il quale saranno applicate regole più severe, in particolare tolleranza zero per guida in stato di ebbrezza. L’esame potrà essere sostenuto con veicoli a cambio manuale o automatico, e nel secondo caso sarà possibile passare al cambio manuale con un corso di sette ore senza dover rifare la prova pratica.
Questi aggiornamenti saranno progressivamente adottati entro quattro anni dall’approvazione definitiva della direttiva, dopo l’adeguamento dei sistemi informatici nazionali e la definizione delle specifiche tecniche per l’interoperabilità della patente digitale. L’obiettivo complessivo è realizzare la “Visione Zero” dell’Unione Europea, ovvero azzerare le morti per incidenti stradali entro il 2050, riducendo in particolare gli incidenti che coinvolgono giovani conducenti, responsabili di una quota significativa degli incidenti mortali.
L’Italia, membro fondatore dell’UE con una popolazione di quasi 59 milioni di abitanti e una forte tradizione automobilistica, si prepara così a recepire una normativa che modernizza radicalmente la mobilità giovanile e la gestione della sicurezza sulle strade.






