ROMA, 10 MAG – La Chiesa intende offrire il proprio patrimonio di dottrina sociale per affrontare le sfide legate all’intelligenza artificiale, promuovendo la dignità umana, la giustizia e il lavoro
In un recente interventi, Papa Leone XIV ha messo in luce l’importanza della dottrina sociale della Chiesa nel contesto della nuova rivoluzione industriale e degli sviluppi dell’intelligenza artificiale. Ispirandosi all’eredità di Leone XIII, il Pontefice ha evidenziato la necessità di proteggere la dignità umana e i diritti dei lavoratori, temi di fondamentale rilevanza in un’epoca di rapidi cambiamenti tecnologici.
L’eredità di Leone XIII
Durante un evento a Roma, il Papa ha dichiarato di voler portare avanti l’eredità di Leone XIII, che ha omaggiato anche nella scelta del nome. Ha fatto riferimento alla storica enciclica Rerum Novarum, pubblicata nel 1891, che affrontava le problematiche sociali legate all’industrializzazione. Secondo il Papa, la Chiesa deve giocare un ruolo cruciale nell’affrontare le sfide della quarta rivoluzione industriale, caratterizzata dall’intelligenza artificiale e dalla digitalizzazione. Questi cambiamenti possono avere un impatto significativo sulle dinamiche lavorative e sull’organizzazione sociale.
Giustizia sociale e dignità del lavoro
Il Pontefice ha sottolineato che la rapida evoluzione della tecnologia richiede una riflessione profonda su come garantire la giustizia sociale e la dignità del lavoro. Ha messo in evidenza che l’uso dell’intelligenza artificiale deve essere orientato al bene comune, evitando che diventi uno strumento di sfruttamento o disuguaglianza. Le nuove tecnologie dovrebbero servire a migliorare le condizioni di vita di tutti, piuttosto che avvantaggiare solo una ristretta élite.
Un dibattito necessario
La posizione del Papa si allinea con le preoccupazioni espresse da esperti e leader mondiali riguardo all’impatto dell’IA sul lavoro e sulla società. Molti analisti avvertono che l’automazione potrebbe portare alla perdita di posti di lavoro tradizionali, rendendo necessario un ripensamento delle politiche sociali e lavorative. Le dichiarazioni papali potrebbero stimolare un dibattito più ampio sulla necessità di regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale per garantire che i benefici siano distribuiti equamente.