Roma, 28 ottobre 2025 – Nel corso della cerimonia al Colosseo che ha concluso l’incontro internazionale di Sant’Egidio, Papa Leone XIV ha lanciato un appello vibrante contro la guerra, sottolineando con forza che “mai la guerra è santa, solo la pace è santa, perché voluta da Dio”. Un messaggio che si inserisce nel solco della tradizione pacifista della Chiesa, richiamando l’importanza della preghiera e della solidarietà per costruire una nuova stagione di pace.
L’appello di Papa Leone XIV: “Basta guerre con cumuli di morti, solo la pace è santa”

Con la forza della preghiera e con mani aperte verso gli altri, il Pontefice ha chiesto di porre fine alla stagione della storia segnata dalla guerra e dalla prepotenza della forza. “Non possiamo accettare che questa stagione perduri oltre, che plasmi la mentalità dei popoli, che ci si abitui alla guerra come compagna normale della storia umana”, ha dichiarato con fermezza Papa Leone XIV, il 267º sommo pontefice eletto l’8 maggio 2025, primo papa statunitense e secondo proveniente dal continente americano.
Il Papa ha ripreso il grido di dolore dei poveri e della terra: “Basta! È il grido dei poveri e il grido della terra. Basta! Signore, ascolta il nostro grido!”. Il suo discorso ha poi citato l’esempio di Giorgio La Pira, sindaco di Firenze e figura di riferimento per la pace e la giustizia sociale, definito “testimone di pace”. La Pira sosteneva la necessità di una “storia diversa del mondo”, una nuova era senza guerre, parole che il Papa ha indicato come un programma attuale e urgente per l’umanità.
La continuità con il magistero di Papa Francesco e l’eredità di Giorgio La Pira
Papa Leone XIV ha ricordato come, già lo scorso anno a Parigi, Papa Francesco avesse esortato a tenere le religioni lontane dalla tentazione di alimentare nazionalismi, etnicismi e populismi, sottolineando il pericolo di trascinare Dio nelle guerre. In continuità con questo insegnamento, il nuovo Pontefice ha ribadito con forza che “mai la guerra è santa” e che solo la pace può essere riconosciuta come tale, essendo voluta da Dio.
L’invocazione di Leone XIV si collega idealmente all’impegno storico di Giorgio La Pira (1904-1977), politico e giurista italiano noto per la sua dedizione al dialogo politico, alla pace tra i popoli e alla difesa della dignità umana. Sindaco di Firenze in due mandati (1951-1957 e 1961-1965), La Pira fu un autentico “sindaco santo”, promotore di iniziative per la riconciliazione, la carità e l’ecumenismo. La sua visione di una società fondata sulla solidarietà e sulla pace ha ispirato generazioni e rappresenta ancora oggi un modello di riferimento per le sfide globali.
Papa Leone XIV, nato a Chicago nel 1955 come Robert Francis Prevost, ha assunto questo ruolo con un forte impegno a favore della pace, della giustizia sociale e della solidarietà internazionale, elementi chiave del suo pontificato iniziato nell’aprile scorso. Il suo richiamo alla preghiera e alla costruzione di una nuova storia senza guerre si inserisce dunque in un contesto di continuità e rinnovamento del messaggio cristiano di pace e fraternità.



