Città del Vaticano, 25 dicembre 2025 – Nella celebrazione della Messa di Natale in basilica a San Pietro, Papa Leone XIV ha rivolto un accorato appello all’umanità sofferente, mettendo in luce le condizioni precarie e la dignità calpestata di molte popolazioni nel mondo. In un momento di profonda riflessione, il Pontefice ha ricordato la fragilità della carne umana, simbolo di vite provate dalla guerra, dalla povertà e dall’esclusione sociale.
Il grido dell’umanità provata: da Gaza ai giovani al fronte
Durante la celebrazione, il Papa ha sottolineato come la carne umana, nelle sue molteplici forme di sofferenza, “chiede cura, invoca accoglienza e riconoscimento”, e ha richiamato alla necessità di mani tenere e menti attente. Nel suo discorso, ha evocato con forza le immagini delle tende di Gaza, esposte da settimane alle intemperie, e di altre realtà simili diffuse nei diversi continenti, dove migliaia di persone vivono senza un tetto sicuro. Un particolare riferimento è stato rivolto ai giovani costretti a combattere in conflitti armati, “che proprio al fronte avvertono l’insensatezza di ciò che è loro richiesto e la menzogna dei discorsi che li mandano a morire”.
Papa Leone XIV ha ribadito la sua esortazione a toccare la “carne sofferente degli altri”, come segno concreto di solidarietà e umanità.
La prima visita al Quirinale: pace e giustizia al centro del dialogo tra Papa e Mattarella
Lo stesso giorno, il Pontefice ha compiuto la sua prima visita ufficiale al Quirinale, accolto con grande attenzione e misure di sicurezza imponenti. Nel colloquio privato con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla presenza della premier Giorgia Meloni, sono stati affrontati temi fondamentali quali pace, giustizia e tutela della vita.
Nel suo discorso, Leone XIV ha espresso gratitudine all’Italia per l’impegno nei confronti dei migranti e per la lotta contro il traffico di esseri umani, sottolineando l’importanza di una costruttiva integrazione culturale. Ha inoltre richiamato l’attenzione sul calo della natalità in Europa, invitando a sostenere le famiglie con misure adeguate e a preservare le tradizioni culturali contro i modelli effimeri e massificanti.
Il presidente Mattarella ha risposto con un forte richiamo alla necessità di una pace duratura, non semplice parentesi tra due esplosioni di violenza, ponendo l’accento sull’urgenza di disarmare animi e parole per costruire un futuro di dignità, solidarietà e giustizia.
In questo contesto di attenzione alle sofferenze globali, Papa Leone XIV ha citato espressamente il dramma dei bambini di Gaza, ringraziando l’Italia per il suo contributo umanitario, anche attraverso l’ospedale Bambino Gesù, a favore di chi è colpito dalla guerra e dalla miseria.






