Milano, 19 dicembre 2025 – Si è svolta oggi un’udienza importante nel procedimento giudiziario che vede imputata Chiara Ferragni, celebre imprenditrice e influencer italiana, per il reato di truffa aggravata legato alla presunta pubblicità ingannevole sulla vendita del Pandoro Balocco Pink Christmas e delle uova di Pasqua Dolci Preziosi. La vicenda ruota attorno alla contestata campagna promozionale che avrebbe suggerito un contributo diretto alla beneficenza, mentre le donazioni erano già state stabilite in anticipo.
Le dichiarazioni di Chiara Ferragni e dei suoi legali

Durante una pausa dell’udienza presso il Tribunale di Milano, Chiara Ferragni si è mostrata serena e fiduciosa: “Ho ascoltato i miei avvocati. Sono tranquilla e fiduciosa, speriamo bene”, ha detto la nota imprenditrice. La linea difensiva è stata illustrata dagli avvocati Marcello Bana e Giuseppe Iannaccone. Bana ha spiegato che la fase difensiva della Ferragni si è conclusa con la presentazione degli elementi che attestano la sua innocenza: “Abbiamo rappresentato gli elementi a fondamento dell’innocenza di Chiara, e aspettiamo la conclusione da parte degli altri difensori”. Iannaccone ha aggiunto: “Chiara è innocente da qualunque punto di vista si guardi questa vicenda, e questo lo abbiamo rassegnato all’attenzione del Tribunale. Non c’è reato”.
Le prossime arringhe saranno tenute dai legali degli altri due imputati: Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia, e Fabio Damato, ex collaboratore di Ferragni. La sentenza è prevista per gennaio 2026.
Il ruolo di Francesco Cannillo e il contesto imprenditoriale
Nel quadro dell’inchiesta emerge la figura di Francesco Cannillo, 72 anni, imprenditore di Corato e presidente di Cerealitalia, una delle società coinvolte. Cannillo è noto per aver costruito un impero partito da un piccolo negozio di detersivi e profumi fino a diventare una delle principali realtà della grande distribuzione organizzata nel Sud Italia. Il suo gruppo ha acquisito marchi importanti come Dolci Preziosi e ha esteso il proprio raggio d’azione anche all’industria alimentare e all’edilizia.
Secondo l’indagine della Procura di Milano, la campagna promozionale relativa ai prodotti Balocco e Dolci Preziosi avrebbe utilizzato pratiche commerciali scorrette, inducendo i consumatori a credere che l’acquisto fosse direttamente collegato a una donazione benefica. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha sanzionato le società coinvolte, tra cui quelle riconducibili a Ferragni, per un totale di oltre un milione di euro. Ferragni ha reagito pubblicamente scusandosi e ha effettuato una donazione di un milione di euro all’ospedale Regina Margherita di Torino, oltre a presentare ricorso al TAR del Lazio contro le sanzioni.
L’udienza di oggi rappresenta un momento chiave per chiarire le responsabilità nella vicenda che unisce marketing, beneficenza e influencer marketing, in un contesto di grande attenzione mediatica e giudiziaria.






