Milano, 25 novembre 2025 – Nel corso dell’udienza tenutasi oggi, la Procura ha avanzato la richiesta di condanna a un anno e otto mesi di reclusione nei confronti di Chiara Ferragni, accusata di truffa aggravata mediante uso di mezzi informatici. Il procedimento riguarda le operazioni legate al Pandoro Balocco e alle uova di Pasqua Dolci Preziosi, prodotti promossi con campagne pubblicitarie che hanno sollevato dubbi circa la trasparenza delle donazioni benefiche collegate.
Le richieste della Procura e la difesa di Chiara Ferragni

Durante l’udienza, il pubblico ministero ha illustrato la posizione dell’accusa, sottolineando la presunta pratica commerciale scorretta messa in atto attraverso le promozioni dei prodotti natalizi. Secondo il quadro accusatorio, le modalità comunicative avrebbero indotto i consumatori a credere che l’acquisto dei dolci fosse direttamente collegato a donazioni proporzionali a favore dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Tuttavia, come evidenziato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), la donazione era un importo fisso e predefinito, indipendente dalle vendite, e la cifra devoluta, pari a 50.000 euro, risultava significativamente inferiore rispetto ai guadagni percepiti dalle società legate a Ferragni per licenze e campagne pubblicitarie.
In risposta, l’avvocato difensore Giuseppe Iannaccione ha dichiarato che la sua assistita ha fornito una dichiarazione spontanea e trasparente, ribadendo che Chiara Ferragni ha agito in buona fede. “Ha reagito subito alle conclusioni della Procura con grande trasparenza – ha spiegato Iannaccione –. Sarà nostro compito, nelle prossime udienze, illustrare e dimostrare nei dettagli la posizione di Chiara”.
Il contesto e le implicazioni legali del caso
L’inchiesta trae origine dalle polemiche sorte a dicembre 2022, quando vennero sollevati dubbi sull’iniziativa commerciale che vedeva il nome di Chiara Ferragni associato al Pandoro Balocco, promosso come sostegno benefico all’ospedale Regina Margherita. L’AGCM ha avviato un’istruttoria nell’estate del 2023, sanzionando Balocco S.p.A., Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l. – società riconducibili a Ferragni – per un totale complessivo di oltre un milione di euro, per la violazione del Codice del Consumo e per aver approfittato della sensibilità del pubblico verso cause umanitarie.
A seguito delle contestazioni, Chiara Ferragni ha pubblicamente chiesto scusa e ha effettuato una donazione di un milione di euro all’ospedale, ma il procedimento giudiziario prosegue con la denuncia per truffa aggravata presentata dal Codacons e l’apertura di fascicoli esplorativi in diverse procure italiane. Il procedimento in corso rappresenta un caso significativo di verifica sulla responsabilità degli influencer e delle società collegate nell’ambito della comunicazione commerciale e della trasparenza nelle iniziative benefiche.
Chiara Ferragni, imprenditrice e influencer di rilievo internazionale, continua a essere al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria, mentre il suo legale si prepara alle prossime udienze per difendere la sua posizione con un approccio dettagliato e documentato.






