Un’importante operazione antimafia in Basilicata, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Potenza e condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Matera, ha portato all’esecuzione di 41 misure cautelari in diverse regioni italiane. L’attività investigativa ha colpito un’organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, con ramificazioni tra Basilicata, Puglia, Campania e Sicilia.
Dettagli dell’operazione antimafia in Basilicata e arresti
Le indagini, focalizzate in particolare su Ferrandina, comune di circa ottomila abitanti in provincia di Matera, hanno permesso di arrestare complessivamente 32 persone, di cui cinque in carcere e 27 ai domiciliari, oltre a disporre altre nove misure cautelari, tra cui sette obblighi di dimora e il trasferimento in comunità di due minorenni. Le accuse rivolte agli indagati comprendono associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di droga, aggravata dall’uso del metodo mafioso, dalla disponibilità di armi e dal coinvolgimento di minorenni nelle attività criminali. Tra gli episodi oggetto delle indagini vi è anche un tentato omicidio avvenuto a Ferrandina nella notte di Pasqua del 2024. Complessivamente, l’inchiesta coinvolge 55 persone, di cui sette minorenni.
L’operazione conferma ancora una volta la presenza di organizzazioni criminali radicate in Basilicata, capaci di intrecciare rapporti con la criminalità campana per la gestione dello spaccio di droga nel territorio lucano.
Impatto sull’area e prospettive
Le forze dell’ordine proseguono le attività di contrasto per arginare la diffusione della criminalità nel territorio lucano e limitare l’influenza di clan mafiosi che agiscono con metodi violenti e consolidati. La conferenza stampa prevista presso la Procura della Repubblica di Potenza fornirà ulteriori dettagli sull’operazione e sulle strategie future per il mantenimento della legalità nella regione.






