Pavia, 26 settembre 2025 – Le perquisizioni di questa mattina nei confronti dell’allora procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, del luogotenente Silvio Sapone e del maresciallo capo Giuseppe Spoto, in servizio all’epoca presso la sezione di p.g. della Procura, oltre che di genitori e zii di Andrea Sempio, aprono nuove prospettive nelle indagini sul delitto di Chiara Poggi. Dopo questi provvedimenti, assumono rilievo diverso gli audio intercettati nel 2017, quando Sempio era per la prima volta indagato. Registrazioni oggi tornate all’attenzione degli inquirenti.
Delitto di Garlasco, le conversazioni in auto di Andrea Sempio intercettate
“A parte che erano dalla nostra. Perché mi hanno fatto alcune domande che ho capito perché me le facevano, però non gli ho dato diciamo una risposta… perfetta”, spiegava Sempio al padre Giuseppe in merito all’interrogatorio sostenuto davanti a Venditti il 10 febbraio 2017. E ancora: “Si vedeva che mi hanno fatto proprio domande anche inerenti a quello, sul… Cioè, secondo me erano abbastanza dalla mia”. Gli inquirenti ipotizzano un piano tra la famiglia dell’amico di Marco Poggi e gli investigatori di allora per garantire a Sempio un’uscita indenne dall’indagine.
Il riferimento all’archiviazione
Nelle lunghe conversazioni registrate nell’auto, emergono anche riferimenti all’archiviazione del procedimento nel delitto di garlasco. Il 21 febbraio 2017 Giuseppe Sempio riferiva al figlio le informazioni ricevute dall’avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea insieme all’attuale collega Angela Taccia: “L’unica cosa che ha detto Lovati, ha detto che gira voce da Tizzoni (avvocato della famiglia Poggi, ndr) che è in fase d’archivio, però noi non sappiamo niente di preciso”. Andrea replicava ragionando sulle procedure: “Ah, in fase d’archivio? Forse c’è stata la richiesta. Perché prima devono fare la richiesta. Sono due cose diverse: prima faccio la richiesta, poi dopo ci sarà l’archiviazione. Quindi sono praticamente due procedimenti diversi che possono richiedere un tot di tempo uno e un tot di tempo l’altro”.
Andrea Sempio, fiducia e accordi sospetti
Dalle intercettazioni sul caso del delitto di Garlasco emerge la fiducia del commesso Andrea Sempio, oggi 37enne, in una soluzione favorevole della propria vicenda, che secondo la Procura di Brescia deriverebbe dall’accordo tra i familiari e Venditti, il quale infatti nel marzo 2017 chiese l’archiviazione, poi accolta dal gip Fabio Lambertucci. Non è l’unico passaggio controverso nella carriera dell’ex procuratore di Pavia, già criticato per altre vicende: di recente è stato lambito da una doppia inchiesta dei magistrati pavesi su un presunto sistema di potere e affari nella vecchia Procura, indagine che ha portato anche all’arresto di due carabinieri.





