Lecce, 3 novembre 2025 – Un neonato, nato il 17 ottobre scorso, è attualmente ricoverato presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce dopo che, alla nascita, è risultato positivo alla cocaina. La scoperta è avvenuta a seguito di un’anomala reazione del piccolo, che presentava tremori subito dopo il parto, spingendo i medici a effettuare test tossicologici.
Neonato positivo alla cocaina: indagini in corso
Secondo quanto riportato da Repubblica Bari, i test hanno confermato la presenza di cocaina nel neonato, mentre la madre è risultata negativa agli stessi accertamenti. L’anomalia ha generato l’immediata segnalazione del caso alla Procura per i minori competente, che ha attivato i servizi sociali del comune in provincia di Lecce dove risiedono i genitori del bambino. Al momento, gli inquirenti non hanno ancora autorizzato la riconsegna del neonato alla famiglia, in attesa di ulteriori approfondimenti.
Questa vicenda si inserisce in un più ampio contesto di casi analoghi recentemente emersi in Italia, dove neonati e bambini molto piccoli sono stati ricoverati per positività a sostanze stupefacenti. Ad esempio, a Torino una bimba di un anno e mezzo è stata ricoverata per crisi di astinenza da cocaina, dopo che anche la madre era risultata positiva durante un intervento della polizia. Un episodio simile è stato registrato a Padova, dove un neonato di cinque mesi è risultato positivo alla cocaina, con conseguente indagine e allontanamento dai genitori.
Le implicazioni legali e sociali
L’attenzione delle autorità giudiziarie, in particolare della Procura della Repubblica per i minorenni, si concentra sulla tutela del minore e sulla verifica delle condizioni familiari. La Procura coordina le indagini e collabora con i servizi sociali per valutare l’opportunità di affidamenti protettivi o altri interventi a tutela della salute e della sicurezza del neonato.
Questi casi evidenziano la delicatezza e la complessità degli interventi necessari quando si riscontrano situazioni di esposizione precoce a sostanze tossiche, con particolare riguardo ai tempi e alle modalità di intervento per garantire il benessere dei neonati e dei bambini coinvolti.






