Milano, 18 ottobre 2025 – Si è tenuta oggi in piazza della Scala, davanti a Palazzo Marino, un’assemblea pubblica di sostegno alla Palestina, con l’obiettivo di mantenere viva e concreta la mobilitazione cittadina contro l’assedio della Striscia di Gaza. Tra i partecipanti, è intervenuto Romeo Pellicciari, portuale di Genova, che ha rilanciato la necessità di proseguire con iniziative di protesta e sensibilizzazione, sottolineando l’urgenza di un impegno costante per il popolo palestinese.
La mobilitazione continua: il grido dei portuali di Genova

Durante il suo intervento, Romeo Pellicciari ha affermato con fermezza che “la movimentazione che c’è in piazza a Milano deve continuare”. Ha espresso il sostegno dei portuali genovesi sia verso la flotta che opera nei porti sia, soprattutto, verso la popolazione palestinese, duramente colpita dall’assedio di Gaza. Pellicciari ha chiesto la fine immediata del blocco e la garanzia dei diritti umani finora negati, definendo la mobilitazione come “un impegno continuo” per mantenere alta l’attenzione pubblica sull’emergenza umanitaria in corso.
Ha inoltre respinto con decisione le accuse di antisemitismo rivolte ai partecipanti alla protesta, definendole “una panzana costruita ad arte”. Ha precisato che non si tratta di odio verso gli ebrei, bensì di una critica politica rivolta al sionismo e alle sue azioni.
Assemblee pubbliche e coordinamenti territoriali: metodi non violenti per far sentire la voce della città
Gli organizzatori e i partecipanti hanno ribadito l’intenzione di mantenere le iniziative pubbliche e pacifiche, promuovendo assemblee nelle piazze e coordinamenti territoriali per far emergere la voce della città e richiedere interventi politici a tutela dei diritti umani. Pur riconoscendo le preoccupazioni espresse da alcuni critici circa il rischio di strumentalizzazione di retoriche forti, gli organizzatori hanno risposto invitando al confronto politico e alla partecipazione attiva, senza delegittimare le persone coinvolte.
È importante ricordare che la situazione umanitaria nello Stato di Palestina, e in particolare nella Striscia di Gaza, resta drammatica. Secondo dati aggiornati dell’UNICEF, 3,3 milioni di persone, di cui 1,7 milioni sono bambini, necessitano di assistenza urgente. La popolazione di Gaza è stata privata delle forniture essenziali di acqua, cibo e medicine, con infrastrutture vitali distrutte e un’emergenza sanitaria grave aggravata dal blocco dei valichi di accesso.
L’UNICEF sottolinea che, nonostante le difficoltà, continua a fornire aiuti salvavita e assistenza in settori fondamentali quali acqua, igiene, salute, nutrizione, istruzione e protezione dell’infanzia sia a Gaza che in Cisgiordania, con un obiettivo per il 2025 di raggiungere oltre 2 milioni di persone bisognose.
La mobilitazione civile, come quella di oggi a Milano, si inserisce in questo contesto di crisi umanitaria e conflitto non risolto, richiamando l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sulla necessità di un cessate il fuoco duraturo e di un accesso umanitario sicuro e senza restrizioni nei territori palestinesi.






