Milano, 14 settembre 2025 – Da oltre due mesi, ogni sera, piazza Duomo a Milano ospita un presidio silenzioso a sostegno di Gaza, un’iniziativa che ha visto crescere la partecipazione da una decina di persone iniziali a oltre un centinaio di attivisti. Oggi, in occasione della Giornata europea della Cultura Ebraica, il presidio ha accolto anche la presenza del gruppo “Mai indifferenti. Voci ebraiche per la pace”, formato da membri della comunità ebraica che si sono espressi apertamente sul conflitto in corso nella Striscia di Gaza.
Il presidio quotidiano in piazza Duomo: dalla protesta solitaria a un movimento collettivo

“Siamo qua in presidio da due mesi, tutti i giorni dalle 18.30 alle 19.30, in silenzio, con cartelli e bandiere. Siamo partiti in dieci e adesso siamo più di cento”, racconta Annalisa, una delle promotrici del presidio. L’iniziativa, che ha preso avvio come un piccolo gesto di solidarietà, è diventata un punto di riferimento per chi vuole esprimere il proprio dissenso rispetto alla situazione umanitaria a Gaza, senza ricorrere a slogan o a manifestazioni rumorose. La scelta del silenzio è una forma di rispetto e di riflessione, che accomuna un gruppo eterogeneo di cittadini milanesi.
Oggi, accanto agli attivisti è intervenuto anche Stefano Levi Della Torre, noto critico d’arte e saggista di origine ebraica, che ha spiegato il significato del termine “genocidio” nel contesto attuale: “Quando si tende a eliminare la possibilità di vita di un gruppo umano si chiama genocidio. Uccidere i bambini vuol dire eliminare il futuro di un gruppo umano”. Levi Della Torre ha inoltre sottolineato come la centralità di Israele nella definizione dell’identità ebraica sia a volte vissuta come un “culto”, paragonandolo a quanto accadde in passato con l’Unione Sovietica per i comunisti.
Il contesto milanese: antifascismo e impegno civile
Negli ultimi mesi Milano è stata teatro di numerose manifestazioni e iniziative che hanno visto un ampio coinvolgimento della cittadinanza. Lo scorso 25 aprile, ad esempio, circa 100mila persone hanno sfilato in città per celebrare la Liberazione, unendo lotte diverse, dalla Palestina alla giustizia sociale, in un grande corteo che ha visto la partecipazione di partiti, sindacati, collettivi e movimenti. Tra gli spezzoni della manifestazione c’erano anche i membri di “Mai indifferenti”, che hanno portato alle piazze milanesi la loro voce critica e antifascista.
In questa cornice, la presenza quotidiana in piazza Duomo rappresenta un tassello importante di un più ampio impegno civile e politico. La protesta pacifica e silenziosa di questi mesi è espressione di una società civile attenta ai diritti umani, che insiste sulla necessità di una soluzione pacifica e giusta del conflitto israelo-palestinese.
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Fonte: Roberto Smaldore - Milano, da due mesi in piazza Duomo per Gaza. Oggi anche con gli ebrei di "Mai indifferenti"






