Milano, manifestanti pro-Navalny identificati per i fiori: “Non abbiamo capito il motivo”
Marina Davidova (associazione Annaviva): “Gli agenti della Digos ci stavano già aspettando”
(Milano). Milano, corso Como, giardini “Anna Stepanovna Politkovskaja”. Lo stesso luogo in cui ieri, 18 febbraio, alcuni manifestanti (di origine russa e non) dell’associazione “Annaviva”, sono stati identificati da agenti in borghese della Digos. È accaduto mentre stavano portando fiori, lumini, messaggi e fotografie ai piedi della targa dei giardini intitolati alla giornalista russa uccisa nel 2006. Gli oggetti erano dedicati del leader dell’opposizione russa, Alexei Navalny, l’attivista morto a 47 anni nella colonia penale del Circolo Polare Artico in cui era detenuto. “Quando siamo arrivati eravamo in pochissimi. – ha raccontato Marina Davidova dell’associazione “Annaviva”, protagonista dell’iniziativa – E gli agenti della Digos ci stavano già aspettando per chiederci i documenti. Non abbiamo capito il motivo, non facevamo nulla di male”. Poi si è avvicinata una signora per abbracciare Davidova, cittadina italiana di origine russa. Le ha detto: “Vi siamo vicini, non siamo tutti così”. (Lorenzo Bonuomo/alanews)
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