Milano, 7 ottobre 2025 – Migliaia di manifestanti hanno invaso le strade di Milano nella serata di ieri per esprimere solidarietà alla popolazione palestinese e protestare contro l’azione della marina israeliana nei confronti della Global Sumud Flotilla, la spedizione umanitaria diretta a Gaza. Il corteo, che ha avuto inizio da piazzale Lodi, ha attraversato la periferia sud-est della città per concludersi in piazza Leonardo da Vinci, davanti al Politecnico, provocando un significativo blocco del traffico cittadino.
Il corteo milanese e l’impatto sul traffico

Il passaggio del corteo ha paralizzato la viabilità in diverse zone, con particolare riferimento a viale Puglie, dove molti automobilisti hanno espresso vicinanza alla causa suonando il clacson. Nonostante la grande partecipazione e il fermento, le autorità hanno confermato che la manifestazione si è svolta in modo pacifico, senza incidenti o tensioni con le forze dell’ordine. La protesta segue l’abbordaggio delle navi della Global Sumud Flotilla da parte della marina israeliana in acque internazionali a largo di Gaza, avvenuto tra il 1° e il 3 ottobre 2025.
Contesto nazionale e manifestazioni in altre città
Milano non è stata l’unica città italiana a vedere mobilitazioni di massa in favore della Palestina e contro il blocco navale israeliano. In particolare, a Roma si è svolta una manifestazione nazionale che ha coinvolto tra le 200mila e le 250mila persone, secondo la Questura. Tuttavia, nella capitale si sono registrati episodi di violenza con circa 41 feriti tra le forze dell’ordine e 262 persone fermate per reati quali danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Le tensioni si sono concentrate soprattutto nelle zone di piazza Santa Maria Maggiore, via Lanza e piazza Vittorio, dove sono stati dati alle fiamme cassonetti e un’automobile. Le forze di polizia hanno risposto con cariche, uso di idranti e lacrimogeni per contenere i gruppi più violenti.
In risposta alle manifestazioni, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha definito l’azione della Cgil come un “appello alla rivolta sociale”, mentre il leader della Lega, Matteo Salvini, ha parlato di “guerra politica” da parte dei sindacati. Dall’altra parte, il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha respinto tali accuse sottolineando il diritto costituzionale alla protesta.
Anche altre città come Torino, Bologna, Pescara, Ancona, Trento e Milano hanno visto cortei e presidi in solidarietà alla Flotilla e alla popolazione palestinese, con varie forme di blocco del traffico, occupazione temporanea di aree pubbliche e momenti di tensione locale, ma senza degenerazione generalizzata.
La Global Sumud Flotilla, composta da oltre 40 imbarcazioni e partecipanti provenienti da 44 paesi, rappresenta il più grande convoglio marittimo civile della storia, con l’obiettivo di rompere il blocco navale imposto da Israele alla Striscia di Gaza e portare aiuti umanitari essenziali a una popolazione gravemente colpita dalla crisi umanitaria.
L’azione della marina israeliana, che ha intercettato e sequestrato le imbarcazioni in acque internazionali senza causare vittime, ha scatenato una vasta ondata di proteste in tutta Italia, con manifestazioni pacifiche e momenti di scontro che riflettono la complessità e la tensione di un conflitto di portata internazionale.






