Partiti dalla Cirenaica e soccorsi dalla Guardia costiera mentre erano su delle barche a vela
Doppio sbarco di migranti in Calabria nella notte, con 136 profughi a Roccella Jonica e 38 a Reggio Calabria. Le operazioni di soccorso sono state effettuate dalla Guardia costiera, mentre le procedure di accoglienza sono gestite dalla prefettura e dalla Croce Rossa.
Nella notte tra giovedì 5 e venerdì 6 giugno 2025, la Calabria ha vissuto un’importante operazione di soccorso che ha portato all’arrivo di 174 migranti, divisi in due distinti gruppi, nelle località di Roccella Jonica e Reggio Calabria. Entrambi gli sbarchi sono stati effettuati grazie all’intervento tempestivo della Guardia Costiera, che ha sorvegliato e coordinato le operazioni di soccorso in mare.
Il primo sbarco: arrivi a Roccella Jonica
Il primo gruppo, composto da 136 persone, è approdato a Roccella Jonica, una località nota per la sua bellezza e per le sue spiagge. Tra i migranti ci sono cittadini di diverse nazionalità: egiziani, pakistani, bengalesi, siriani e un palestinese. La situazione a bordo della barca a vela, di 12 metri, era critica, con un numero significativo di minori, tra cui 17 ragazzi non accompagnati e sei donne, una delle quali era all’ottavo mese di gravidanza. I migranti, rintracciati a circa 130 miglia dalla costa calabrese, sono stati trasbordati su motovedette della Guardia Costiera per motivi di sicurezza e portati al porto di Roccella per le prime verifiche da parte delle autorità.
Il secondo sbarco: l’arrivo a Reggio Calabria
Il secondo gruppo, composto da 38 uomini del Bangladesh, è giunto intorno all’1.30 di notte nel porto di Reggio Calabria, intercettato dal guardacoste “Rosati”. Anche in questo caso, le operazioni di accoglienza sono state gestite dalla prefettura, che ha assicurato che i migranti ricevano assistenza e siano trasferiti in centri di accoglienza designati.
Un fenomeno complesso e in evoluzione
Questi sbarchi evidenziano non solo la drammatica situazione dei migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo, ma anche l’impegno delle autorità italiane nel gestire un fenomeno complesso e in continua evoluzione. La Calabria, con le sue coste che si affacciano sul mare Mediterraneo, è spesso un punto di approdo per chi cerca una nuova vita in Europa, fuggendo da conflitti e povertà. Le operazioni di soccorso della Guardia Costiera, quindi, non sono solo una questione di sicurezza, ma rappresentano anche un gesto di solidarietà verso chi è in difficoltà.
Queste recenti vicende sottolineano l’importanza di un approccio coordinato a livello europeo per affrontare la questione migratoria, invitando a riflessioni più ampie sulla necessità di politiche umanitarie che possano garantire diritti e dignità a chi cerca rifugio.






