Livorno, 4 novembre 2025 – Sono stati recuperati questa mattina i corpi senza vita dei due migranti che giovedì 30 ottobre si erano gettati in mare dal cargo Stena Shipper, nel porto di Livorno, per sfuggire ai controlli e al rimpatrio. I due giovani, probabilmente di origine tunisina, erano dati per dispersi da giorni, ma questa mattina sono stati trovati cadaveri in punti diversi dello scalo portuale.
Livorno, il ritrovamento dei corpi e le operazioni di recupero
Il primo corpo è stato avvistato intorno alle 6 nel tratto di mare compreso tra la Darsena Toscana e il canale industriale, grazie alla segnalazione di un lavoratore della ditta rimorchiatori Neri. Il secondo cadavere è stato recuperato verso le 10 in zona Calata Magnale. Le operazioni di recupero sono state condotte dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Firenze in collaborazione con la polizia marittima. I corpi sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria e sono in corso le procedure per l’identificazione.
L’episodio risale al 30 ottobre, quando i due migranti si erano imbarcati clandestinamente a Rades, in Tunisia, sulla nave cargo Stena Shipper. All’arrivo a Livorno, la polizia marittima li aveva scoperti e affidati al comandante per il rimpatrio, ma i due sono riusciti a fuggire dalla cabina di custodia, tuffandosi in mare per evitare di essere riportati in Africa.
Le difficoltà nelle ricerche e le polemiche
Le ricerche si sono rivelate particolarmente complesse a causa delle condizioni meteorologiche avverse e delle acque limacciose che hanno ostacolato la visibilità. Inoltre, nel porto erano in corso manovre della nave Eco Napoli e una cargo ship in movimento, la quale secondo alcuni testimoni avrebbe causato la morte di uno dei migranti, risucchiato dalle eliche. L’Unione Sindacale di Base ha espresso forti critiche sulla gestione delle operazioni di ricerca, chiedendo perché le attività portuali non siano state sospese fino al recupero dei dispersi, soprattutto dopo che testimoni avevano visto uno dei due nuotare verso la sponda opposta del canale.
Solo oggi, dopo giorni di ricerche interrotte durante la notte del 30 ottobre, si è giunti al tragico ritrovamento di entrambi i corpi, con la certezza della loro morte, confermata dagli organi competenti.






