Medicina, Anelli: “Stop a numero chiuso è obbrobrio verso i giovani”
“Avremo pletora di medici disoccupati dal 2030 in poi”
CRONACA (Roma). “Credo vada pensato un modello di accesso diverso a Medicina, dove i ragazzi non si giochino il futuro in una sola ora. In ogni caso, ritengo che il numero programmato (“chiuso”, ndr) oggi sia assolutamente indispensabile: nel 2030 avremo più laureati di quelli che andranno in pensione”. Così il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, si esprimeva lo scorso 8 aprile, ospite del canale Newzgen, riguardo al numero chiuso ai corsi di laurea in Medicina. “Oggi siamo all’apice della cosiddetta curva pensionistica – ha proseguito Anelli – già dieci anni fa si delineò una differenza di cinquemila unità tra i pensionabili e gli accessi a medicina. Nel 2034 andranno in pensione 7 mila medici, mentre l’accesso è stato aperto a 20mila unità: avremo più medici di quanti andranno in pensione, o li occupiamo tutti oppure creeremo una pletora medica con disoccupazione. Lasciare studiare un ragazzo per dieci anni e non occuparlo rappresenta una delle cose più obbrobriose che si possano fare”. (Redazione alanews)
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