ROMA – Una nuova ricerca, effettuata su un campione di 1.000 studenti, mostra che solo il 10% non ha mai fatto uso dell’IA nel corso dell’anno scolastico
Un’indagine recente, condotta da Skuola.net, ha rivelato che circa un terzo dei maturandi del 2025 è propenso a utilizzare strumenti di intelligenza artificiale (IA) durante l’esame di Stato. La ricerca, effettuata su un campione di 1.000 studenti, mostra che solo il 10% non ha mai fatto uso dell’IA nel corso dell’anno scolastico. Infatti, il 35% degli intervistati ha utilizzato frequentemente l’IA da settembre a oggi, mentre un ulteriore 34% lo ha fatto occasionalmente.
L’uso dell’IA nella ricerca scolastica
L’uso dell’IA si è dimostrato particolarmente diffuso per attività di ricerca scolastica e per ricevere spunti creativi per compiti e progetti. Non è raro, inoltre, che gli studenti ricorrano a questi “aiutini” durante le verifiche in classe: quasi la metà degli intervistati ha ammesso di aver usato l’IA almeno una volta per superare un compito, con un quinto di loro che l’ha fatto in modo abituale, senza mai essere scoperto.
La tentazione di usare l’intelligenza artificiale durante l’esame
La tentazione di utilizzare l’IA durante le prove d’esame è quindi forte. Circa il 23% degli studenti è convinto di consultare un assistente virtuale durante la maturità, mentre un 12% lo considera come ultima spiaggia in situazioni di emergenza. Un dato interessante è che oltre il 20% degli intervistati è sicuro che i docenti non riuscirebbero a identificare un tema redatto da un’IA, mentre il 32% teme il rischio di essere scoperto.
Preparazione all’esame e IA
Nella fase di preparazione all’esame, il 42% dei candidati prevede di utilizzare servizi di IA, e il 39% è possibilista. Solo il 19% afferma di poter fare a meno di questi strumenti. Tra le applicazioni più comuni, il 47% degli studenti utilizza l’intelligenza artificiale per ripassare il programma di esame, mentre il 33% la sfrutta per generare contenuti utili per le interrogazioni.
In particolare, il 14% degli studenti interroga chatbot di IA per raccogliere esempi di temi e autori che potrebbero apparire nella prima prova di italiano, mentre solo il 6% si avvale di tali strumenti per la preparazione della seconda prova. Questa tendenza all’utilizzo dell’IA potrebbe portare a un cambiamento significativo nel modo in cui si affrontano le prove d’esame, evidenziando la necessità di un dibattito più ampio attorno all’integrazione di tecnologie avanzate nel sistema educativo.