Manfredi Catella è una figura di spicco nel settore immobiliare italiano, noto soprattutto per il suo ruolo centrale nella trasformazione urbana di Milano. Negli ultimi tempi, la sua notorietà è stata accresciuta da una vicenda giudiziaria che ha portato la Procura di Milano a richiedere il suo arresto, in un contesto che ha acceso i riflettori sul suo ruolo e sulle accuse a suo carico.
Manfredi Catella, il “Re del mattone” per cui la Procura di Milano ha richiesto l’arresto
Nato a Livorno nel 1968, Manfredi Catella è il presidente del gruppo immobiliare COIMA e cofondatore e amministratore delegato di COIMA SGR, società che ha guidato dal 2015. Figlio di una famiglia di imprenditori immobiliari, Catella si è laureato in Economia presso l’Università Cattolica e ha completato la sua formazione nel Real Estate Management tra Italia e Inghilterra. Dopo esperienze internazionali a Chicago, Parigi e Milano, è diventato amministratore delegato di Hines Italia, società di investimento immobiliare statunitense, ruolo che ha mantenuto per quindici anni prima di trasformare la società in COIMA SGR, rilanciando così l’azienda di famiglia.
Catella è spesso definito il “re del mattone” di Milano per il suo ruolo chiave nello sviluppo e nella riqualificazione di aree strategiche come Porta Nuova, Garibaldi e Isola. Sotto la sua guida, COIMA ha realizzato progetti iconici come la Torre Unicredit, il Bosco Verticale e la sede di Microsoft, simboli della nuova Milano sostenibile e moderna.
Il ruolo di Manfredi Catella nelle accuse
A seguito di un’inchiesta della Procura di Milano, è stata avanzata la richiesta di arresto per Manfredi Catella, segnalando una fase molto delicata per l’imprenditore. Le accuse precise non sono state dettagliate nelle informazioni attualmente disponibili, tuttavia la richiesta di arresto da parte della Procura indica l’esistenza di sospetti rilevanti riguardo alla sua attività professionale e ai progetti immobiliari gestiti da COIMA. La vicenda è seguita con grande attenzione, visto il peso che Catella ha nel panorama immobiliare nazionale e internazionale, soprattutto per le operazioni con fondi sovrani del Qatar, dell’Azerbaigian e di Abu Dhabi, che hanno investito miliardi nel tessuto urbano di Milano.
Professione e carriera di Manfredi Catella
La carriera di Manfredi Catella si distingue per un percorso internazionale e una forte impronta manageriale. Dopo la laurea e la formazione in ambito immobiliare, ha lavorato come analista per importanti istituti finanziari come JP Morgan e ha maturato esperienza in investment management a Parigi e Chicago. Rientrato in Italia, ha assunto la guida di Hines Italia, portandola a diventare un punto di riferimento nel settore immobiliare. Nel 2015 ha preso il controllo della società, ribattezzandola COIMA SGR, rilanciando così il gruppo di famiglia.
La sua attività è stata determinante nella trasformazione di Milano in un centro finanziario e residenziale moderno e sostenibile. Il progetto Porta Nuova, di cui è stato regista, ha rappresentato una vera e propria rivoluzione urbanistica, attrarre investitori internazionali e fondi sovrani per un valore complessivo di oltre quattro miliardi di euro. Catella ha puntato molto sulla sostenibilità, ottenendo certificazioni LEED per gli edifici progettati e promuovendo iniziative come la Fondazione Riccardo Catella, impegnata nella valorizzazione delle aree verdi urbane.
Nonostante la sua influenza nel settore immobiliare, Catella ha mantenuto un rapporto definito «costruttivo» con l’amministrazione comunale milanese, anche se non sono mancati momenti di contrasto, come nel caso di alcune proposte di acquisizioni immobiliari rifiutate dal Comune.
Manfredi Catella rappresenta una figura chiave nel panorama immobiliare italiano, la cui carriera è stata segnata da successi e ora anche da un’indagine giudiziaria che potrebbe avere importanti sviluppi nei prossimi mesi.






