Monza, 7 dicembre 2025 – PizzAut, la pizzeria sociale che impiega persone con autismo, oggi ha deciso di chiudere le sue sedi di Monza e Cassina de’ Pecchi per un lutto improvviso che ha colpito duramente la comunità. La notizia è stata annunciata nella mattinata di domenica da Nico Acampora, fondatore del progetto, che ha espresso il profondo dolore che attanaglia lo staff e i ragazzi coinvolti: “Nessuno di noi è in grado di lavorare”.
La scomparsa di Enrico Celeghin: una perdita per la famiglia PizzAut

A mancare è stato Enrico Celeghin, 62 anni, di Paderno Dugnano, figura chiave e punto di riferimento per PizzAut. Padre di Matteo, uno dei primi dipendenti assunti e attualmente capo pizzaiolo della sede di Cassina de’ Pecchi, Celeghin si era ritirato dal lavoro per dedicarsi completamente, da volontario, al progetto che sostiene l’inclusione lavorativa delle persone con autismo.
Acampora ha ricordato così l’impegno di Celeghin: “Enrico avrebbe potuto smettere di partecipare al progetto, visto che suo figlio ha un contratto a tempo indeterminato da due anni, ma ha scelto di restare ancora più presente, per aiutare altri ragazzi come Matteo a costruire il loro futuro”. Celeghin era da sempre una presenza silenziosa e fondamentale, accanto a Nico sin dalle prime fasi dell’iniziativa.
Un volontario instancabile e un amico prezioso
Enrico Celeghin non era solo un padre e un volontario, ma anche un simbolo di dedizione e generosità. Celebrato per la sua capacità di “far festa mentre fai le cose serie”, come lo ha definito un amico, aveva guidato la delegazione PizzAut in occasione di un evento al Vaticano nel 2022, portando il food truck di PizzAut a San Pietro e preparando pizze speciali, tra cui “Il cantico delle creature”, dedicata a Papa Francesco.
La chiusura di oggi, annunciata da Acampora con profonda emozione, è un momento di lutto per tutte le persone coinvolte nel progetto: “Quando mi chiedono come faccio a portare avanti PizzAut, rispondo che è possibile perché ho accanto uomini e donne come Enrico”, ha sottolineato il fondatore.
La comunità di PizzAut, che da anni lavora per l’inclusione sociale e lavorativa di persone con disturbi dello spettro autistico, perde oggi una delle sue colonne portanti, un volontario instancabile e un amico caro. Tutti gli impegni già programmati nelle due sedi sono stati annullati per rispetto e per dare spazio al dolore condiviso.

