Pavia, 20 ottobre 2025 – A quasi vent’anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il caso torna sotto i riflettori con l’ingresso di un nuovo protagonista nel panorama giudiziario: l’avvocato Liborio Cataliotti ha assunto la difesa di Andrea Sempio, indagato per omicidio in concorso. Dopo la revoca dell’incarico a Massimo Lovati, Cataliotti promette un approccio riservato e tecnico, lontano dal clamore mediatico che ha accompagnato la vicenda sin dall’inizio.
Liborio Cataliotti, Il nuovo legale di Andrea Sempio
Liborio Cataliotti, 59 anni, originario di Reggio Emilia e figlio di un noto penalista, vanta una carriera segnata da casi di grande risonanza pubblica, come le difese di Wanna Marchi, Davide Vannoni e il processo legato al calcio scommesse. L’avvocato si affianca ad Angela Taccia nel team difensivo di Sempio, con l’obiettivo di gestire la complessa fase processuale che si avvicina all’incidente probatorio.

Al Corriere della Sera, Cataliotti sottolinea la sua distanza dal “circo mediatico” e annuncia che interverrà pubblicamente solo per chiarire gli atti giudiziari, evitando “gossip o speculazioni”. “Ho torchiato Andrea con i miei collaboratori chiedendogli ogni dettaglio riguardo impronte, telefonate e frequentazioni”, afferma, ribadendo la sua convinzione dell’innocenza dell’assistito. Un giudizio rafforzato anche dopo gli incontri diretti con Sempio, descritto come “lucido e convincente”.
Aggiornamenti sulle indagini e la strategia difensiva
Il caso, riaperto nel marzo 2025 a seguito di nuove analisi forensi avanzate, ha riacceso l’attenzione sulla presenza del DNA di Sempio sotto le unghie della vittima, Chiara Poggi. Questo elemento ha portato alla notifica di un nuovo avviso di garanzia per omicidio in concorso. Cataliotti ha confermato che, in vista delle prossime udienze, si valuterà la nomina di un genetista forense per esaminare dettagliatamente le prove scientifiche.
Il legale si mostra altresì rispettoso nei confronti delle autorità giudiziarie, dichiarando di non voler “scappare dal foro naturale” e apprezzando il lavoro del procuratore Napoleone e del dottor Civardi. In merito ad Alberto Stasi, già condannato per l’omicidio, Cataliotti preferisce non esprimersi, sottolineando che non è parte dell’indagine che coinvolge Sempio.
Il contesto e le motivazioni del cambio di difensore
La decisione di revocare l’incarico a Lovati, come spiegato dallo stesso Sempio in precedenti interviste, sarebbe dovuta a divergenze strategiche più che a motivi personali. Lovati era stato spesso protagonista di dichiarazioni sopra le righe che avevano alimentato il dibattito pubblico, ma la nuova difesa intende mantenere un profilo più defilato, concentrandosi sulla sostanza processuale.
Andrea Sempio, oggi 37enne e impiegato, ha da tempo dichiarato la propria innocenza, auspicando che le indagini possano finalmente fare luce sui fatti senza essere influenzate dalle speculazioni mediatiche. Il suo legale, Cataliotti, con la sua esperienza in processi complessi e mediatici, sembra pronto a guidare questa delicata fase con rigore e determinazione.





