Roma, 21 luglio 2025 – Nuovo episodio di vandalismo nei confronti di un simbolo storico e politico della città: la lapide in marmo davanti al monumento dedicato a Giacomo Matteotti, situata sul Lungotevere Arnaldo da Brescia, è stata danneggiata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione Flaminia, che hanno effettuato un sopralluogo e i rilievi tecnico-scientifici, avviando le indagini per fare luce sull’accaduto.
Il monumento di Matteotti nel mirino dei vandali
Non si tratta purtroppo di un evento isolato: il monumento dedicato a Giacomo Matteotti, deputato socialista ucciso nel 1924 per mano fascista, è stato più volte oggetto di atti vandalici negli ultimi anni. Un episodio significativo risale al 12 gennaio 2017, quando la lapide venne completamente distrutta, e più recentemente, l’11 giugno 2024, quando fu apposto un cartello con la scritta “Area sottoposta a videosorveglianza” con immagine di telecamera.
La memoria di Matteotti è stata inoltre offesa a Riano, località vicino Roma dove furono ritrovati i resti del deputato, con scritte inneggianti al fascismo e il danneggiamento delle corone di fiori, tra cui quella deposta dal Presidente della Repubblica. Questi atti hanno suscitato una dura condanna da parte delle istituzioni locali, come il sindaco di Riano Luca Abbruzzetti, e dei rappresentanti politici nazionali, che li hanno definiti oltraggi alla memoria antifascista e ai valori democratici.
Reazioni istituzionali e politiche
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso “sdegno” per il danneggiamento della lapide, definendolo un “atto grave” e un attacco alla memoria di un italiano caduto per la libertà di tutti. Duro anche il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, che ha invitato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a condannare l’episodio, sottolineando il valore simbolico del monumento come espressione dello spirito democratico e antifascista italiano.
Analogamente, il deputato del Partito Democratico Roberto Morassut ha chiesto al Governo “parole di condanna altrettanto ferme” e ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno per conoscere le iniziative volte a contrastare questi atti vandalici di matrice fascista. Da più parti si levano appelli per una condanna unanime e per il rafforzamento delle misure di tutela dei simboli della memoria democratica del Paese.
L’Arma dei Carabinieri, corpo militare e di polizia con competenze di sicurezza generale, è impegnata nelle indagini per identificare gli autori del gesto e prevenire ulteriori episodi di questo tipo, confermando il proprio ruolo cruciale nella difesa del patrimonio storico e civile della nazione.
Il monumento a Giacomo Matteotti, inaugurato nel 1974 in occasione del 50º anniversario del suo assassinio, rappresenta uno dei più importanti simboli antifascisti della Capitale. Oltre alla lapide principale, nel corso degli anni sono state aggiunte altre targhe commemorative che ricordano il coraggio e il sacrificio di Matteotti, considerato un martire della libertà e della democrazia in Italia.





