Un nuovo sbarco di migranti è stato registrato nelle acque dell’isola di Lampedusa, con un bilancio complessivo di 232 persone soccorse dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza. Tra queste, si conta anche il ritrovamento di un cadavere su uno dei barconi intercettati al largo dell’isola.
Soccorsi in mare a Lampedusa e Lampione: sbarcati 232 migranti
Nella giornata odierna, le motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza hanno intercettato tre barconi in arrivo dalla Libia, precisamente dalle località di Zuwara e Jenzour. Sui natanti viaggiavano complessivamente 232 migranti, suddivisi in due gruppi da 74 persone e uno da 47, provenienti da paesi come Egitto, Bangladesh, Siria e Pakistan.
Nel corso delle operazioni di soccorso, è stato inoltre rinvenuto un cadavere all’interno di un piccolo barchino di circa 5 metri, sul quale viaggiavano 63 migranti originari di diverse nazioni africane, tra cui Camerun, Costa d’Avorio e Sudan. Tra di loro vi sono anche 18 donne e 3 minori. Due persone sono state trasferite al poliambulatorio locale per condizioni di salute precarie, mentre la salma verrà portata nella camera mortuaria di Cala Pisana per l’ispezione cadaverica. I superstiti hanno riferito di essere partiti da Sfax, in Tunisia, martedì scorso, pagando un prezzo di circa 1.500 euro a testa per il viaggio.
Parallelamente, sei cittadini tunisini sono stati trovati sull’isolotto di Lampione, raggiunto con un gommone partito da Teboulba. Anche loro sono stati trasferiti a Lampedusa. Infine, 31 migranti di origine bengalese, pakistana e siriana sono stati bloccati a Cala Uccello dopo essere sbarcati con un barcone di 12 metri, con partenza dichiarata da Gasr Garabulli.
Arrivi e gestione nell’hotspot di Lampedusa
Tutti i migranti soccorsi sono stati condotti all’hotspot di Contrada Imbriacola, struttura di prima accoglienza sull’isola di Lampedusa. Questi continui arrivi si inseriscono in un contesto migratorio complesso e drammatico: nel 2024, infatti, sono aumentati i tassi di mortalità lungo le rotte del Mediterraneo centrale, nonostante la diminuzione degli sbarchi in Italia rispetto all’anno precedente. Il ritrovamento di un cadavere tra i migranti soccorsi sottolinea ancora una volta i rischi estremi affrontati da chi tenta la traversata via mare verso l’Europa.
Lampedusa, con i suoi 20,2 km², rappresenta infatti uno dei principali punti di approdo nel Canale di Sicilia, essendo l’isola più meridionale dell’Italia e geograficamente parte della placca africana. L’isola e l’adiacente isolotto di Lampione, disabitato, sono spesso teatro di queste drammatiche operazioni di soccorso in mare.






