Roma, 16 novembre 2025 – Il dibattito sull’abolizione del cambio d’ora continua a tenere banco in Europa, con una rinnovata spinta verso l’adozione dell’ora legale permanente. La questione, rilanciata di recente dal premier spagnolo Pedro Sánchez, riapre un confronto europeo che non si vedeva da anni, mentre in Italia si avvia ufficialmente l’iter parlamentare per valutare l’adozione stabile dell’ora legale.
La spinta politica europea e italiana verso l’ora legale stabile
Il 17 novembre 2025 alle ore 14:30, presso la Camera dei Deputati italiana, verrà presentata una richiesta di indagine conoscitiva sulla possibilità di adottare l’ora legale per tutto l’anno. L’iniziativa è stata promossa dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), da Consumerismo No Profit e dal deputato della Lega, Andrea Barabotti. Contestualmente saranno depositate le oltre 352 mila firme raccolte tramite petizione online da cittadini italiani favorevoli all’abolizione del cambio d’ora stagionale.
La proposta si inserisce in un contesto europeo più ampio: nell’ottobre 2025, grazie all’intervento del premier spagnolo Pedro Sánchez, il Consiglio dell’Unione Europea ha inserito nel proprio ordine del giorno una nota informativa sul tema, dando il via a un nuovo studio coordinato dalla Commissione Europea con il commissario all’Energia Dan Jørgensen. Nonostante non sia una priorità assoluta nell’agenda comunitaria, il tema interessa milioni di cittadini europei, soprattutto in considerazione dell’ultimo dato secondo cui l’84% degli europei si dichiara favorevole all’abolizione del cambio d’ora.
Benefici energetici, ambientali e sociali
Dal 2004 al 2025, l’Italia ha registrato un risparmio energetico stimato in oltre 12 miliardi di kWh, traducendosi in circa 2,3 miliardi di euro di minori costi in bolletta. I dati più recenti di Terna confermano che nei soli sette mesi del 2025 il risparmio economico è stato superiore a 90 milioni di euro grazie all’adozione dell’ora legale. Dal punto di vista ambientale, la riduzione annua delle emissioni di CO₂ è stimata fra le 160 mila e le 200 mila tonnellate, un dato comparabile all’assorbimento di milioni di alberi.
Oltre ai risparmi economici e ambientali, la Sima evidenzia i benefici sulla salute pubblica: il mantenimento dell’ora legale stabile contribuirebbe a ridurre i disturbi legati all’alterazione del ritmo circadiano, quali problemi di sonno, umore e concentrazione, oltre a influire positivamente sulla frequenza cardiaca e sulla pressione arteriosa. Inoltre, la luce serale prolungata è correlata a una diminuzione degli incidenti stradali e sul lavoro, nonché a un calo della criminalità predatoria nelle ore serali, fattori che migliorerebbero complessivamente la sicurezza pubblica.





